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«Sono rimasto impressionato. Non ho mai vissuto un post temporale così»

LOCARNO«Sono rimasto impressionato. Non ho mai vissuto un post temporale così»

26.08.23 - 14:00
Marco Gaia, responsabile dei servizi di previsione di MeteoSvizzera, ci spiega cosa è successo ieri sera nel Locarnese: «Un evento estremo».
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«Sono rimasto impressionato. Non ho mai vissuto un post temporale così»
Marco Gaia, responsabile dei servizi di previsione di MeteoSvizzera, ci spiega cosa è successo ieri sera nel Locarnese: «Un evento estremo».

LOCARNO - Vetri rotti, giardini distrutti, parabrezza delle auto in frantumi e strade che si sono trasformate in fiumi pieni di grandine e acqua. La tempesta che si è abbattuta ieri sera nel Locarnese con una violenza estrema ha provocato ingenti danni e allagamenti in tutto il territorio. «Sono rimasto impressionato da quello che ho visto. Non avevo mai vissuto in prima persona un post temporale di queste dimensioni», ci ha spiegato Marco Gaia, responsabile dei servizi di previsione di MeteoSvizzera. Un evento estremo e molto raro alle nostre latitudini. Con Gaia facciamo il punto su quanto capitato ieri notte.

Prima la canicola poi la tempesta - «L’ondata di caldo è giunta al termine con il botto». Una sequenza di eventi meteorologici che purtroppo capita spesso. La canicola lascia il posto alla grandine e all’acqua. «È inevitabile che durante questi periodi molto caldi si accumuli negli strati bassi dell'atmosfera molta energia. In qualche modo questa energia deve sfogarsi. Si può definire il carburante per lo sviluppo di temporali che possono essere anche molto intensi». 

L’allerta era stata lanciata da MeteoSvizzera in mattinata. «I temporali si sono abbattuti già dal pomeriggio su tutta la Val Vigezzo. Verso sera si sono spostati sul locarnese e una cella temporalesca estremamente violenta ha attraversato verso le 21-22 la zona delle terre di Pedemonte, la città di Locarno, dove è stata accompagnata da una grandine estremamente inusuale». Chicchi di ghiaccio che hanno raggiunto tra i cinque e i sette centimetri di diametro. «Queste dimensioni hanno sostanzialmente un periodo di ritorno per il Locarnese di circa 30 anni. Cioè si vedono chicchi di grandine così grande più o meno ogni 30 anni».

Un evento estremo - L'impressione è che la grandine sta percuotendo il nostro Cantone con una frequenza sempre più marcata. Cerchiamo di capire con Gaia se si può già definire una tendenza. «Quanto è capitato ieri si può considerare come un "evento estremo". Fare statistiche sugli eventi estremi è difficile, perché sono rari, per nostra fortuna. Però è assolutamente compatibile con gli scenari dei cambiamenti climatici. Quello che posso dire è che stiamo iniziando a notare un aumento delle precipitazioni intense. Sulla grandine però non abbiamo statistiche così lunghe per poter affermare se è in corso un'evoluzione».

«In generale non è possibile attribuire un singolo evento ai cambiamenti climatici, ma se si considera la sequenza di eventi nel corso degli ultimi anni, si nota che anche in Svizzera le precipitazioni intense stanno aumentando. Come ci si aspetta a seguito del riscaldamento globale».

Cosa fare per evitare il più possibile i danni - Come ci si può preparare? «Ci sono misure strutturali e misure specifiche. Le misure strutturali comprendono per esempio i teli antigrandine, in forte aumento nei vigneti. Oppure una tettoia per poter proteggere l'auto dalla grandine». Mentre per quanto riguarda le misure specifiche «consiglio di abbonarsi alle allerte per i temporali di MeteoSvizzera, è un servizio gratuito. Quando si vede che arriva un temporale si cerca di reagire adeguatamente, ad esempio cercando di chiudere le finestre oppure proteggere l’auto sotto una tettoia». 

Ora che il primo round del fine settimana è passato, gli esperti del settore inizieranno a quantificare i danni. Per quel che riguarda la meteorologia Marco Gaia fa notare che «i danni causati da un temporale non sono determinati solo dalla meteorologia, ma entrano in gioco molti fattori, compresa la fortuna e la sfortuna. Se il temporale fosse passato cinque chilometri più a nord in una zona di bosco non sarebbe successo niente. Ma è passato un venerdì sera quando molte persone erano in giro a cena. I danni sono stati tanti».

Ancora pioggia, allerta livello 4 - MeteoSvizzera nel frattempo ha rafforzato l'allerta per le piogge persistenti odierne dichiarando il livello di allerta 4, che sta per pericolo forte. In parte del Paese, compreso il Ticino, si prevedono inondazioni a partire da domani.
Il pericolo maggiore interesserà la regione del Rheinwald, la Surselva, il versante centrale e orientale delle Alpi fino a mezzogiorno di martedì. Per i Grigioni centrali e settentrionali, la Svizzera centrale, l'Oberland bernese orientale e l'Altopiano centrale orientale, il grado di allerta è 3, ossia un pericolo marcato.
MeteoSvizzera prevede fino a martedì a mezzogiorno quantità di precipitazioni da 80 a 160 litri per metro quadrato nella Svizzera meridionale, orientale e centrale, nonché nelle Alpi orientali e nell'Oberland bernese orientale.
Nel Ticino centrale e settentrionale e in Mesolcina sono attesi addirittura fino a 240 litri per metro quadro. Da domani vige quindi il pericolo di inondazioni in Ticino, nelle Alpi centrali e orientali e in Vallese. (fonte ats)

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COMMENTI
 

sergejville 1 anno fa su tio
La natura ogni tanto si scatena e bisogna accettarlo. Con la speranza che nessuno si faccia male, ci sono le assicurazioni. Pensate un po' come dev'essere quando piovono missili e bombe.

Gimmi 1 anno fa su tio
Peró che strano l'app di meteo Svizzera venerdì,continuava a darmi all'erta violenti temporali a Rivera-Contone-Quartino,dove sono poi cadute tre gocce d'acqua,mentre non hanno segnalato nulla nel locarnese,dove praticamente sono caduti pezzi di ghiaccio !!

Zapalott 1 anno fa su tio
Non è più raro, purtroppo. Vedere cosa è successo in Italia un mese fa alla fine della precedente canicola.

Olly 1 anno fa su tio
Un evento estremo e mai visto, iniziassimo ad aprire gli occhi e renderci conto che questi improvvisi temporali non sono cosi improvvisi ma vengono "creati" in mille vari modi, parliamo qui di geoingegnieriaclimatica e simili...e siccome tutto è collegato un. evento ne crea poi un altro. Chiaro ognuno vede con i propri occhi e con la propria consapevolezza. Ognuno segue una strada, la sua unica e non condivisibile, ma solo quella guidata dal tuo sentito, dalla parte tua più profonda, o autentica , porta tranquillità, serenità e stare bene. Buon week-end e occhio alla giornata di occhi che è ancora carica, molto carica. Buona centratura.

Urca che roba 1 anno fa su tio
Risposta a Olly
quindi ?? una volta aperti gli occhi cosa dovrei fare?? manifestare e bloccare le autostrade? comprarmi una carrozza e cavallo al posto dell'auto?? mi dica

Ahimè 1 anno fa su tio
Risposta a Olly
Io la penso esattamente come te. Ma troppi sono ancora convinti che la colpa sia delle emissioni di CO2 e storielle simili. Basterebbe osservare un po attentamente il cielo...

Olly 1 anno fa su tio
Risposta a Urca che roba
Ahahahaha una volta aperti poi tutto segue fa solo

resiga 1 anno fa su tio
Ma scusate una cosa : da giovani non avete mai lavorato nei campi o sui cantieri ? Tutti a lamentarsi del troppo caldo, dei temporali, delle grandinate ! Guardate che c'erano anche una volta ... é che noi non avevamo la macchina da lasciare in giro ... non avevamo il denaro per andare in continuazione alle feste ... le nostre "bettole" non avevano i tendoni all'esterno ... sui nostri tetti non c'erano lucernari in vetro o in plastica ... la maggior parte dei tetti erano in piode ... quando c'era il brutto tempo se non era proprio necessario uscire si rimaneva in casa ! Mi ricordo i nostri campi di insalata o di cornetti o di pomodori sfasciati dalla grandine ... mi ricordo alberi strappati dal vento ... mi ricordo tetti in lamiera rovesciati dal vento ... e non ho cento anni ... ne ho poco più di settanta e vi assicuro che certe cose le ho viste e vissute ... ho visto mio padre a piangere per i campi demoliti ... per il vigneto nel quale la grandine ha fatto vendemmia anticipata rubandoci il raccolto e per molte altre cose causate dal tempo ... ed erano gli anni 50/60/70 ... e non chissà quando ! Da apprendista e poi in seguito da operaio sui cantieri abbiano sofferto gelo, neve, freddo, caldo tremendo, afa ... e molte altre temperature impossibili ... si lavorava ... magari sotto sotto si reclamava e sicuramente si bestemmiava ... ma poi zitti ... si lavorava e basta ! Auto e furgoni non avevano il climatizzatore ... eppure siamo ancora qui fortunatamente a raccontarla !

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a resiga
C'ero anch'io in quegli anni. Tutto corretto quello che dici. Ma proprio perchè c'ero posso affermare senza paura di essere smentito che il caldo era più sopportabile, meno umidità, e gli eventi estremi erano più diluiti nel tempo. È innegabile che le cose stanno cambiando. A quei tempi non si arrivava a 35 gradi, per contro d'inverno nevicava eccome. Sta cambiando...

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a resiga
una volta però non la mettevamo giù così dura. Gli addetti all'informazione davano le notizie, non facevano sensazionalismo su ogni cosa. Cari mass media, si possono dare le notizie e anche eventualmente cercare responsabili di quello che sta succedendo (vedi cambiamento climatico, per esempio) senza saltare alla gola di Tizio o di Caio. Anche la violenza verbale è violenza. Meditate....

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a resiga
Non si può negare che gli inverni sono decisamente più brevi e meno freddi, nevica sempre meno, le estati sempre più calde e, anni fa, quando tempestava i danni li faceva da Saronno in giù.

Luigi Bianchi 1 anno fa su tio
Risposta a Rigel
Non c’è peggior sordo che non vuole sentire

resiga 1 anno fa su tio
Risposta a Rigel
Giusto ... ma comunque sono cose che capitano ogni tot anni, vanno a periodi attorno ai 10/15 anni, é così anche per le nevicate, passano tot anni senza del tutto e poi giù neve ! E anche li c'é gente che reclama perché rimane impantanato ... ma la maggior parte delle volte é niente altro che incuria perché ha risparmiato non acquistando le gomme da neve e le catene ... come si faceva una volta ... e se le strade erano intasate ecco per un paio di giorni l'auto rimaneva ferma ! Incöö ié tüc' malcontent ... incöö u va tüt malament ... povri nüm che conscia ... piangem o cara gent !
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