La testimonianza di una residente di Losone: «Era tutto distrutto, i vetri erano ovunque».
LOSONE - «Stavo tornando dal lavoro in bus, quando all'altezza della fermata di Losone Canaa ha cominciato a grandinare leggermente. Sapevo che sarebbe stato più saggio rimanere al coperto e vedere come si sviluppava la situazione. Mi sono detta: se esco adesso, muoio», ci racconta una residente di Losone che ha preferito mantenere l'anonimato.
Con lei c'erano anche degli adolescenti che hanno deciso - nonostante le intemperie - di uscire dal bus e correre al riparo: «Sono rimasta molto preoccupata per loro, spero che stiano bene», ci racconta.
Un minuto dopo la loro partenza ha cominciato a grandinare in maniera estremamente violenta: «L'autista non poteva fermarsi in quel preciso punto della strada perché le macchine - svoltando la curva - non avrebbero fatto in tempo a vederlo e frenare. Quindi ha proseguito la corsa molto lentamente, finché ha potuto».
All'improvviso, la grandine ha sfondato il finestrino del tetto del bus: «Io ero seduta proprio li sotto e sono stata colpita alla gamba. Ora ho un livido enorme». Spaventata, si è rifugiata in fondo al bus: «L'autista ha subito spento il motore ed è venuto a ripararsi insieme a me. Siamo rimasti immobili per una ventina di minuti. Il rumore era talmente forte che non sentivo neanche quello che diceva. Ha subito avvisato la centrale».
Quando la tempesta si è calmata entrambi sono usciti allo scoperto: «Era tutto distrutto, i vetri erano ovunque. Il mio sedile era ricoperto di grandine». In tutto quel trambusto l'autista è riuscito a mantenere la calma: «Direi tanto di cappello. Io stavo per scoppiare dal panico. Lui invece è rimasto calmissimo», ci dice.
Passato il pericolo si è avviata verso casa: «Mi sembrava di essere in contesto post-apocalittico».