Il record spetta a Lavertezzo con quasi 400 millimetri caduti in quattro giorni. Quattro volte di più che nel Mendrisiotto.
BELLINZONA - Pioggia, grandine, vento. Fulmini e saette. Il maltempo che tra il 25 e il 28 agosto ha investito il Ticino ha provocato numerosi disastri. Ma - come rilevato dall'Istituto scienze della Terra (IST) della SUPSI - le precipitazioni non hanno colpito in maniera omogenea il territorio. Anzi.
Lavertezzo da record - «Si è passati - precisano gli esperti - da un minimo di poco superiore ai 100 millimetri* sul Mendrisiotto, a valori massimi tra Centovalli, Verzasca e Biasca, con un picco di quasi 400 millimetri a Lavertezzo».
Durante la fase più intensa dell'evento - ovvero nella mattinata del 27 agosto - le piogge più intense hanno provocato picchi di 134 millimetri in sei ore e di 181 in dodici ore a Sonogno. «Per durate inferiori - precisa l'IST riportando dati provvisori forniti dalla rete idro-meteorologica - l’evento più gravoso è stata la violenta grandinata che ha colpito il Locarnese nella serata di venerdì, con un picco di 32 millimetri in 10 minuti e più di 105 in un'ora e mezza a Camedo nelle Centovalli».
Per quanto riguarda i fiumi, la risposta idrologica ha raggiunto il grado di pericolo 2 per gran parte dei corsi d’acqua monitorati, andando a sfiorare il grado di pericolo 3 per quelli più toccati (Ticino, Verzasca e Moesa) e raggiungendolo solo per il Riale di Pincascia a Lavertezzo.
* 1 millimetro corrisponde a 1 l/m2