La Commissione formazione e cultura ha chiesto al Decs e al Dss di rivedere le modalità operative della creazione dell'agenda scolastica
BELLIZONA - «La questione è sfuggita un po' di mano, anche nei toni». Sono le parole del presidente della Commissione formazione e cultura (Cfc) Aron Piezzi (Plr) che assieme alla direttrice del Decs Marina Carobbio e altri funzionari dello stesso Decs e del Dss ha discusso - nell'arco di un incontro «positivo e pacato» - delle polemiche scaturite dalle pagine dell'agenda scolastica sul tema dell'identità di genere. Lo riporta la RSI.
I commissari hanno esposto ai rappresentanti dei due dipartimenti i punti che - a loro avviso - risultano critici. In particolare il fatto che gli insegnanti sono stati messi al corrente dei contenuti - stando a Piezzi - «polarizzanti ed estremi» dell'agenda a soli pochi giorni dall'inizio della scuola. Per questo e altri motivi è stato chiesto di rivedere la modalità operativa della creazione dell'agenda scolastica.
Messo in discussione anche il compito dell'agenda di sensibilizzare sulle questioni di genere. Per Piezzi «ci sono altri modi, all'interno della scuola, per affrontare queste tematiche con più credibilità, evitando le banalizzazioni. La scuola del resto lo fa già».