A Bellinzona crescita del 22%, a Lugano dell'11%. Chiasso tra le stangate peggiori con un +24%.
LUGANO - I costi per l’energia elettrica schizzano alle stelle e i rincari si fanno sempre più corposi. E se nel 2023 si era già registrato un incremento nelle tariffe, anche per il 2024 è attesa una crescita media, nel costo per kilowattora, pari al 18%.
Analizzando le oscillazioni che si avranno in Ticino ecco che nel Sopraceneri, a Bellinzona, si passerà dai 23,83 centesimi del 2023 ai 29,28 del prossimo anno. A Locarno invece il balzo sarà del 17% che si tradurrà in un prezzo in salita da 33,94 a 39,98 centesimi. Stesso incremento anche per Blenio, Riviera e Verzasca, solo per fare alcuni esempi. Contenuto il rialzo a Faido dove si passerà da 26,83 centesimi a 29,32 (+9%).
Nel Sottoceneri invece a Mendrisio bisognerà attendersi un incremento pari a un +15% con un passaggio del prezzo da 28,41 a 32,83 centesimi. Spostandosi a Lugano la crescita si attesterà sull’11% con la necessità di prevedere come esborso non più i 29.33 centesimi del 2023 ma bensì 32.72 centesimi per il prossimo anno. Una vera stangata infine è prevista per Chiasso che vedrà le bollette aumentare da 27,39 centesimi al kilowattora del 2023 fino a 34 centesimi da gennaio, con un rialzo verso l’alto del 24%.
A livello nazionale, invece, saranno gli abitanti di Braunau nel canton Turgovia quelli più colpiti dagli aumenti: nel 2024 infatti l'elettricità costerà ben 50,62 centesimi per kilowattora. Anche in diversi comuni di Berna e Argovia la corrente costerà ben oltre 45 centesimi per kWh. Sul fronte opposto invece è il comune di Gondo-Zwischbergen (nel Vallese), con soli 10,22 centesimi per kilowattora, ad aggiudicarsi lo scettro del comune meno caro, a distanza di oltre 40 centesimi dal più caro.