Ruben Gregorio, studente della Scuola Specializzata Superiore, ha ideato un progetto premiato dalla Società Svizzera di Medicina Intensiva
La sua ricerca, che ha sperimentato su un gruppo di infermieri, ha vinto il premio come miglior lavoro di diploma a livello svizzero.
MANNO - Se 650mila persone pensano di cambiare lavoro a causa dello stress che questo comporta (dati Travail Suisse e Università di Berna) e uno svizzero su tre si sente stressato dall'attività che svolge (studio "State of the Global Workplace 2023"), forse la "scoperta" di un giovane ex studente della Scuola Specializzata Superiore (SSSCI) di Manno e oggi specialista in Cure intense potrà dare decisamente una mano nell'alleviare il "mal di lavoro". Anche nelle corsie degli ospedali.
Un visore, giardini zen e voce guida al rilassamento: il test con i colleghi - «Ho sperimentato con 8 colleghi una pratica in uso di solito sui pazienti che si devono sottoporre a interventi in anestesia locale» spiega Ruben Gregorio. «In buona sostanza ci si dota di un visore, si sceglie una fra nove ambientazioni (giardino zen, scenari alpini, spiaggia hawayana, gita nello spazio, ecc) e vi è l'ausilio di una voce guida al rilassamento. I risultati? Tutte le persone hanno riferito la sensazione di effetto calmante, quasi da pseudo-trance, con il vantaggio di non avere bisogno di uno specialista ma di un semplice apparecchio».
La misurazione dei parametri vitali e l'abbassamento di tutti gli indicatori di stress - Durante il test, Gregorio ha monitorato i parametri vitali dei partecipanti, i cui indicatori di stress durante il "viaggio" virtuale «si sono abbassati» afferma. «La cosa può essere estendibile anche ad altri campi, non solo in quello medico - dice - per esempio in quello dell'insegnamento».
Il premio della Società Svizzera di Medicina Intensiva e la prima ticinese - Gregorio - che oggi lavora al Civico di Lugano - è stato anche premiato dalla Società Svizzera di Medicina Intensiva nel corso di un congresso che si è tenuto a San Gallo lo scorso 6 settembre, risultando il miglior lavoro di diploma a livello svizzero proprio con questo tema dell’utilizzo della realtà virtuale come metodo di riduzione dello stress per gli infermieri di Cure Intense.
«Come studente di specializzazione si è trattato di una prima ticinese» rivela. Ma quale sarà il futuro di questo progetto e come implementarlo? «I miei capi mi sostengono - dice - si tratterà di fare nuovi test con un campione più ampio e di valutare costi/benefici: ma ci crediamo molto».
Gli elogi del direttore Paolo Barro e del tutor Enrico Citriniti - Alla Scuola Specializzata Superiore in cure infermieristiche (SSSCI), dove ogni anno sono circa 500 gli studenti e le studentesse che seguono uno dei percorsi formativi di livello terziario del settore delle cure, guardano con orgoglio al risultato raggiunto: sia il direttore Paolo Barro che il tutor di Gregorio, Enrico Citriniti, esprimono parole di elogio per il loro studente.
«Studente modello - afferma Citriniti - io ho fatto solo da Caronte, traghettandolo attraverso un lavoro anche di ricentratura verso il traguardo raggiunto, che è strameritato. Ha vinto la sua umiltà intellettuale».