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CANTONE«La donazione? Dolore minimo, ma gioia immensa. E quella lettera...»

25.09.23 - 09:03
Il giovane ticinese Gioele Beltraminelli è uno dei mille svizzeri che ha donato le proprie cellule staminali del sangue. Lo abbiamo sentito.
Gioele Beltraminelli
«La donazione? Dolore minimo, ma gioia immensa. E quella lettera...»
Il giovane ticinese Gioele Beltraminelli è uno dei mille svizzeri che ha donato le proprie cellule staminali del sangue. Lo abbiamo sentito.

LUGANO - Negli ultimi 31 anni mille svizzeri hanno donato mille volte una speranza a un’altra persona. Quella di sconfiggere una malattia ematica letale – la leucemia – che prima, una volta diagnosticata, rappresentava (quasi) sempre una sentenza di morte.

Recentemente, infatti, all'Ospedale universitario di Basilea è stato eseguito il millesimo prelievo di cellule staminali del sangue. E tra quei mille generosi, che hanno donato una parte di loro stessi per aiutare il prossimo, vi è anche il giovane Gioele Beltraminelli, ventiquattrenne di Pregassona. Il giovane luganese, che studia diritto all’Università di Friborgo, è uno degli otto ticinesi che nell'ultimo lustro si sono sottoposti a un prelievo di cellule staminali. Ma cosa spinge un ragazzo a compiere questa nobile scelta? E cosa si prova a ricevere la fatidica telefonata? Ne abbiamo parlato direttamente con lui. «Tutto è iniziato quando avevo diciotto anni e sono diventato donatore di sangue», ci racconta Gioele. «Dopo qualche tempo mi è poi arrivata per posta la proposta di donare anche le cellule staminali e dall'autunno del 2019 sono entrato a far parte del Registro elvetico dei donatori».

La chiamata - Mentre il Ticino (e il mondo) si trova ad affrontare l'emergenza Covid-19, la vita di Gioele prosegue in maniera normale. Con quell'iscrizione che finisce un po' nel dimenticatoio. Fino all'estate dell'anno scorso. Quando il giovane luganese riceve la fatidica chiamata con la richiesta di un esame più approfondito per un "possibile match”. «Appena risposto al telefono ho subito pensato "Wow, allora ci siamo". Poi ne ho parlato un attimo con la mia famiglia. Ma sin da subito ero convinto al cento per cento di volerlo fare. Perché con un piccolo gesto avrei potuto fare la differenza nella vita di un'altra persona».

«Brividi» - Gioele quindi dà il proprio consenso e si sottopone a ulteriori analisi per stabilire la compatibilità tra il suo sangue e quello del ricevente. Compatibilità che viene pienamente confermata. «Quel giorno mi hanno nuovamente chiamato dicendomi: "Beltraminelli è lei il prescelto. È il donatore perfetto. Se la sente?". Mi sono saliti i brividi, ma ho accettato immediatamente». Da quel momento, ci racconta il giovane, tutto viene organizzato nei minimi dettagli. «Nulla è stato lasciato al caso. Un team mi ha seguito per tutto il mio percorso tenendomi sotto osservazione. Ho fatto tutti gli esami, i controlli e i passi necessari per prepararmi al momento tanto atteso. E mi hanno pure organizzato le visite di controllo presso l'ospedale di Friborgo, la città in cui studio».

Il grande giorno - Si arriva quindi alla data fatidica, quella del 27 marzo del 2023, quando Gioele si sottopone al prelievo di cellule staminali presso l'ospedale di Zurigo. Un intervento che fila via liscio come l'olio. «Sdraiato in un letto per cinque ore, coccolato da una gentile volontaria della Croce Rossa, con qualche ago e qualche tubicino qua e là, ho donato il mio midollo da sangue periferico. Ho avuto solo qualche dolorino nella zona lombare, dovuto alle punture per la stimolazione del midollo osseo, ma roba di pochissimo conto».

La lettera - Un dolore minimo che però è stato ricompensato dalla certezza di aver contribuito a salvare la vita di un'altra persona. E da una lettera, scritta in inglese dall'anonimo ricevente (vedi la traduzione nel box sotto), che ha commosso Gioele nel profondo. «Quando l'ho letta - conclude il giovane - ho sentito la pelle d’oca sulle braccia e un gran calore nel petto. Purtroppo, non conoscerò mai l’identità della persona che ci sta dietro, ma mi piace pensare che questa situazione rappresenti il senso della donazione nella sua essenza più bella».

Boom di prelievi e iscrizioni - La bella storia di Gioele che vi abbiamo raccontato è solo una delle tante. Quello appena trascorso è infatti stato un anno record per quanto riguarda la donazione di cellule staminali. Nel 2022, infatti, sono stati ben 89 i prelievi effettuati in Svizzera. Attualmente il Registro elvetico dei donatori - come ci aveva rivelato ad aprile Stefano Fontana, il Direttore medico presso la Fondazione Servizio Trasfusionale CRS della Svizzera Italiana - conta poco meno di 180’000 iscritti. Quattromila di loro provengono dal Ticino.

Lettera al mio donatore

Caro donatore, per prima cosa, vorrei ringraziarti per l’impegno che hai dimostrato nel donare midollo osseo per il trattamento di pazienti affetti da leucemia.

Sono ormai otto giorni che le tue preziose cellule scorrono nelle mie vene. Grazie al tuo coinvolgimento nel processo e al fatto che hai messo a disposizione le tue cellule a livello internazionale, hai dato una possibilità di vita a una persona.

Sii fiero del tuo generoso gesto e resta un ambasciatore di questa straordinaria causa per dimostrare e diffondere il messaggio che questo è un miracolo possibile.

È stato molto emozionante per me apprendere che questa sacca di sangue veniva da così lontano. Le possibilità di trovare un donatore compatibile quanto te erano infatti molto basse.

Non smetterò mai di pensare a te e al fatto che mi hai permesso di continuare a restare attivo a livello fisico.

Ti assicuro che farò tutto ciò che posso per rispettare e accogliere le tue cellule e dare loro lo spazio che meritano.

Congratulazioni alla comunità di ematologi di tutto il mondo che stanno avanzando nella ricerca e portando progressi nel trattamento di questa malattia.

Un grazie va anche alle associazioni e a tutte le persone che lavorano per promuovere il gesto salva-vite delle donazioni e che raccolgono i file dei potenziali donatori.

Ti ringrazio eternamente.

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COMMENTI
 

pensiero_libero 1 anno fa su tio
questo gesto d'amore incondizionato in un periodo caratterizzao da una situazione geopolitica globale tesa, da un momento economico difficile per molte persone e il conseguente proliferarsi di individualismi, rida speranza a chi come me, crede ancora nel lato buono dell'umanità. Complimenti.

Rigel 1 anno fa su tio
Grazie Gioele, il tuo bel gesto ha salvato una vita che forse un giorno farà la differenza per qualcun d'altro. Questa è la dimostrazione che non ci sono solo brutture nel mondo. Semplicemente sono quelle che fanno più notizia. La vita è bella e vale la pena di impegnarsi a viverla al meglio. Caro Gioele spero tu sia d'ispirazione per tante persone che cercano di dare un senso alla loro vita. Grazie!

Mgrazia60 1 anno fa su tio
👏👏👏❤️

Panoramix il Druido 1 anno fa su tio
Una bellissima storia di solidarietà disinteressata! Persone come il giovane Gioele sono la speranza per un'Umanità migliore!

Rosa 1 anno fa su tio
che bella notizia! c'è ancora la bontà e l'altruismo.
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