Un’interrogazione del Plr al Consiglio di Stato chiede soluzioni per le code interminabili, sempre più una costante sulla rete viaria.
BERNA - I cantieri stradali paralizzano il Ticino. Code interminabili di mezzi su autostrade, strade cantonali e comunali, sono sempre più la quotidianità. Specialmente negli orari di punta. Una situazione che genera pesanti ricadute sulle esigenze professionali di cittadini e imprese.
Da questa constatazione parte l’interrogazione a nome del Gruppo PLR (primo firmatario Andrea Rigamonti) per trovare una soluzione al problema dei cantieri che bloccano la circolazione in Ticino.
La spiegazione è semplice
«Dopo il flusso turistico, la ripresa delle scuole ha accentuato il fenomeno, dovuto però anche all’elevata presenza di cantieri, che sono sempre più frequenti e causano disagi sempre più importanti e intollerabili. A titolo di esempio si citano i cantieri sull’autostrada A2 tra Bellinzona e Lugano, Lugano e Chiasso, i cantieri lungo la strada cantonale del Gambarogno o nel Bellinzonese, sia in Città sia nella corona urbana. Anche in alcune Valli, l’organizzazione dei cantieri pone seri interrogativi, come emerso per esempio in Valle Verzasca», si legge nel testo.
Una realtà che crea «lunghe e interminabili colonne sin dalle prime ore della giornata e rende sovente insostenibile spostarsi all’interno del Cantone, con importanti conseguenze negative sulla quotidianità della popolazione residente, nonché sull’attrattiva turistica».
Da qui le richieste formali rivolte al Consiglio di Stato: