Trecentoquattordici i cittadini che hanno sottoscritto il documento che si oppone all'eliminazione degli eco-punti di raccolta in paese
TRESA -
Sono state consegnate questo venerdì mattina le 314 firme di una petizione indetta dal Comitato TresaSostenibile contro l'eliminazione degli eco-punti in paese e la decisione di concentrare la raccolta di alcuni materiali in due eco-centri.
«A seguito delle modifiche inerenti alla raccolta dei rifiuti entrata in vigore il 1. aprile 2023, i residenti del Comune di Tresa hanno riscontrato diversi disagi che rischiano di disincentivare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani» hanno spiegato in una nota i promotori. Per questo motivo, il movimento civico e politico TresaSostenibile «si è fatta carico di una petizione atta a manifestare lo scontento manifestato da molti cittadini. Sottoscrivendo la petizione - aggiungono - i cittadini firmatari hanno voluto esprimere il loro disappunto». Anche sul fatto che «gli Eco-centri sono peraltro raggiungibili unicamente con l'automobile, mettendo in questo modo in difficoltà i molti cittadini, tanti anziani ma non solo, che ne sono sprovvisti o che preferiscono utilizzarla il meno possibile, anche per rispetto verso l'ambiente».
Chi ha fermato la petizione ha espresso il proprio disappunto anche «sulla frequenza di apertura degli eco-centri (due volte 3 ore a settimana), ritenuta assolutamente insufficiente. Per le modalità e la frequenza d'apertura basterebbe prendere esempio dai Comuni circostanti, dove si riscontra maggior disponibilità nel venire incontro alle possibilità e alle esigenze dei cittadini» dicono i portavoce Stefano Klett e Stefano Spinelli. Che sottolineano anche che «si vorrebbe che l'Esecutivo coinvolga di più la popolazione in questo processo decisionale, tenendo in maggior conto le loro esigenze, anche quando queste possono scontrarsi con le cifre dettate dalla pura e stretta razionalità economica».
Con queste firme il comitato di TresaSostenibile «chiede pertanto di rivedere le decisioni prese in materia tenendo presente le esigenze espresse dalle varie componenti della nostra cittadinanza in un serio e leale dialogo con l'esecutivo».