Inventariate e digitalizzate dall'Archivio di Stato, le dodici scatole di documenti appartenute a Mosè Bertoni tornano "a casa".
BELLINZONA - Lo scorso 19 settembre, presso l’Archivio di Stato del Canton Ticino una delegazione dell’Ambasciata paraguaiana a Berna, guidata dall’incaricato d’affari Julio Peralta, ha preso in consegna dodici scatole di documenti di Mosè Bertoni – naturalista bleniese emigrato nel 1884 in Sudamerica – appartenenti al Museo Andrés Barbero di Asunción, capitale della Repubblica del Paraguay.
In seguito all’accordo tra le due istituzioni culturali, il materiale era giunto in Ticino nel 2021, tramite la stessa ambasciata, per essere inventariato e digitalizzato. «Non si è trattato della prima collaborazione tra istituzioni ticinesi e paraguaiane», ricorda il DECS in una nota. «Già nel 1996 era stato inventariato e microfilmato a Bellinzona, con la mediazione della rappresentanza diplomatica svizzera in Paraguay, un consistente fondo di documenti di proprietà dello Stato paraguaiano provenienti da Puerto Bertoni». L’inventario è stato curato dallo storico Danilo Baratti, che con Patrizia Candolfi si occupa da oltre trent’anni dell’emigrante della Valle di Blenio. All’inventariazione ha poi fatto seguito il lungo lavoro di digitalizzazione (circa 15mila scansioni) da parte del personale specializzato dell’Archivio di Stato.
Il fondo appena trattato, benché di dimensioni ridotte, è importante perché conserva quanto resta dei manoscritti scientifici del naturalista, in parte legati alla preparazione di opere poi pubblicate, in parte relativi a numerosi lavori rimasti inediti alla sua morte, avvenuta nel 1929 (e molto materiale è andato perduto nei decenni successivi). Gli altri due fondi esistenti – quello dell’Archivio di Stato di Bellinzona e quello dell’Archivio Nazionale di Asunción – comprendono invece principalmente corrispondenza personale e altri materiali di carattere non strettamente scientifico.
Nella raccolta del Museo Barbero vi sono anche vari documenti legati al Ticino, ma perlopiù materiali attinenti alle sue ricerche condotte nell’Alto Paraná negli ambiti della botanica pura e applicata, dell’agronomia, della geologia, dell’idrografia, dell’etnografia e della linguistica americana.