Il racconto di un automobilista incappato in un sinistro: «Ti rimborsano solo se il danno è opera di ignoti»
CANOBBIO - In Ticino, come del resto in molte parti del Paese, ne circolano tante. Sono le automobili con targa ucraina, molte - per le note vicende di guerra - senza più una compagnia assicurativa che risponda di eventuali danni causati in incidenti stradali.
In più di un'occasione - anche da parte delle stesse autorità svizzere competenti - si è sentito ripetere sempre il solito ritornello: «Ci pensa il Fondo di garanzia a pagare».
Le cose non stanno proprio così: il risarcimento del danno viene corrisposto solo nei casi in cui sia ignota l'identità di colui che vi ha incidentato l'auto e se siete coperti da una semplice assicurazione di responsabilità civile. Se avete stipulato una Casco totale, scordatevi il tanto agognato fondo.
Basta ascoltare il racconto di A. S., un signore che vive a Canobbio e che una mattina di settimana scorsa mentre era alla guida della sua auto è stato urtato da un veicolo che usciva da un posteggio a targa ucraina e alla cui guida si trovava una ragazza.
«La giovane, dopo essersi scusata, ha subito detto di non avere un'assicurazione valida per la copertura dei danni. A quel punto - racconta - ho chiamato la Polizia comunale, che non avendo mai trattato un caso simile a sua volta ha chiamato la Polizia stradale cantonale. Dopo due ore di attesa e telefonate varie tra le diverse polizie e un rapporto redatto insieme alla Polizia comunale del Ceresio nord - afferma - mi viene comunicato che il sinistro sarebbe stato coperto dal Fondo nazionale di garanzia».
A quel punto la giovane ucraina ritorna tranquillamente a circolare (priva di assicurazione) sulla sua strada, mentre la vittima del sinistro chiama fiducioso il Fondo di garanzia per denunciare l'incidente e avere ragguagli sulle modalità del rimborso a copertura dei danni subiti dal suo veicolo (la stima che verrà fatta dal suo carrozziere parlerà di un danno che si aggira tra i 5 e i 7mila franchi).
Non sarà pero' una telefonata che farà fare i salti di gioia al signore in questione: dall'altra parte del telefono - per il fondo la compagnia delegata è Zurich Assicurazioni - gli viene gentilmente risposto che "nein", per il caso che viene descritto il fondo che di solito dovrebbe pensare a pagare stavolta non pagherà.
Il signor S. ha avuto la "grave" colpa di non avere una semplice assicurazione RC ma soprattutto di conoscere l'identità di chi ha provocato l'incidente.
«Da quanto mi hanno spiegato - dice sconsolato - il Fondo nazionale di garanzia risponde solo se l'autore dell'incidente è sconosciuto e la persona coinvolta ha un'assicurazione responsabilità civile base. La consulente di Zurich mi ha consigliato di fare intervenire la mia assicurazione Casco totale, ma ciò significherebbe che dovrei assumermi la responsabilità del sinistro».
Assunzione di responsabilità per qualcosa che non ha commesso e che implicherebbe il fatto che «oltre a perdere la mia protezione bonus dovrei anche pagare una franchigia di 500 franchi. Trovo assurda tutta questa situazione, per non parlare della perdita di tempo e gli incartamenti burocratici che ho dovuto affrontare».
Un caso che potrebbe diventare quasi "letteratura" da codice della strada in caso di contenziosi riguardanti incidenti in cui sono coinvolte auto con targhe ucraine. «Beh, mi preoccupa molto il fatto che ci siano veicoli con targhe ucraine che circolano liberamente e senza assicurazione in Svizzera, e che noi, cittadini svizzeri, dobbiamo subire le conseguenze di incidenti che non abbiamo causato. Capisco tutta la situazione politica e di statuto d’asilo in cui si trovano - conclude - ma qui la Confederazione dovrebbe prendere posizione per tutelare i propri cittadini».