Alla stagione venatoria hanno partecipato quasi 2mila cacciatori ticinesi.
BELLINZONA - Camosci, caprioli, cervi, cinghiali e marmotte. Sono gli animali che potevano essere cacciati durante la stagione venatoria alta 2023 concessa dal Dipartimento del territorio, svoltasi tra il 2 e il 16 settembre, nonché dal 22 al 26 settembre. 1761 sono il numero complessivo di cacciatori ticinesi che hanno aderito al periodo venatorio, circa 4 mila i capi abbattuti.
Stando alla nota diffusa dal DT, la caccia alta 2023 si è svolta in modo corretto. Sono state segnalate poco più di 150 denunce, una trentina di infrazioni minori e otto casi di ritiro della patente di caccia per violazioni gravi della legislazione cantonale in materia di caccia. Un esempio è la grave mancanza di rispetto delle regole di sicurezza o esercizio venatorio in bandita.
Camosci - In totale sono stati uccisi 612 camosci (328 maschi adulti, 184 femmine adulte e 100 anzelli di età 1.5 anni), mentre nel 2022 erano 511. Come negli anni scorsi, i Distretti con le maggiori catture sono risultati il Locarnese, la Valle Maggia e la Leventina.
La quota raggiunta quest’anno è comunque inferiore al piano di abbattimento di 800 capi e l’aumento dei prelievi rispetto al 2022 è da imputare all’apertura del secondo giorno di cattura diretta al maschio.
Cervi - Le catture di questi animali sono nuovamente aumentate rispetto al 2022, assestandosi a 1802 capi (1787 nel 2022). In totale sono stati uccisi 865 maschi, 680 femmine e 257 cerbiatti. Il piano di abbattimento, definito in funzione dei censimenti e per limitare i danni al bosco e alle colture agricole, non è tuttavia stato raggiunto e dunque si rende necessario aprire la caccia tardo autunnale che avrà luogo tra metà novembre e metà dicembre 2023 con le iscrizioni aperte dal 15 ottobre al 3 novembre 2023. La possibilità di registrare la cattura online dei maschi adulti è stata estesa quest’anno anche ai maschi di 1.5 anni (fusoni). Il 55% dei capi catturati in queste classi d’età sono stati notificati online.
Capriolo - Le catture sono state di 434 capi (314 nel 2022), di cui 262 maschi e 172 femmine. Il maggior numero di capi è stato prelevato nel distretto di Lugano, seguito da Leventina e Blenio. Come per il camoscio, anche in questa specie, l’aumento dei prelievi è da imputare all’apertura del secondo giorno di cattura diretta al maschio.
Cinghiale - Gli abbattimenti riferiti al periodo della caccia alta mostrano una flessione rispetto allo scorso anno, un dato atteso tenuto conto dell’importante prelievo effettuato durante la nuova caccia estiva nei mesi di giugno e di luglio 2023. I capi catturati nella sola caccia alta per questa specie sono 601 (740 nel 2022). 22 di questi capi sono stati confiscati dall’Ufficio del Veterinario Cantonale poiché mostravano tassi di presenza di cesio 137. Tenendo conto degli abbattimenti da parte degli agenti della polizia della caccia e dei cacciatori muniti di permesso di guardacampicoltura (contenimento danni), ai quali vanno aggiunte le catture in caccia estiva, da inizio 2023, sono stati catturati 2123 cinghiali (stato al 28.09.2023), contro i 1208 del 2022. Un dato molto positivo nell’ottica della prevenzione dei danni e della prevenzione alla peste suina africana (PSA).
Ulteriori prelievi saranno effettuati durante la caccia invernale che si svolgerà tra metà novembre 2023 e gennaio 2024. Dal comunicato diffuso si evince che i soli iscritti alla caccia invernale al cinghiale avranno la possibilità di un accesso alla caccia estiva 2024, che sarà riproposta come nel 2023 senza una ulteriore tassa di iscrizione.
Marmotta - Il Dipartimento del territorio rende noto che i dati delle catture saranno disponibili solo dopo il rientro dei Fogli di controllo, in quanto esentate dall’obbligo di essere presentate a uno dei posti ufficiali di controllo.
Controlli ai fungiatt - In concomitanza di questo periodo, il personale dell’Ufficio della caccia e della pesca ha provveduto a effettuare una serie di verifiche sul quantitativo di funghi raccolti sul territorio Cantonale che ha portato, per esempio, tra il 23 e il 24 settembre a sanzioni complessive per 7'500 franchi, per aver superato il limite di quantitativi di funghi (3 kg). I funghi sono stati donati a delle case anziani del territorio. Le autorità rammentano di prestare attenzione a quel che viene raccolto: diversi miceti erano velenosi o non commestibili.
Le autorità invitano poi i cacciatori che non avessero ancora inoltrato i Fogli di controllo all’Ufficio della caccia e della pesca, di farlo al più presto.