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Una serata al Centro Sociale di Arbedo ha fatto il punto sulla situazione in Ticino
ARBEDO - Una serata «piena di emozioni» quella andata in scena al Centro Sociale di Arbedo, nel dibattito organizzato dalla Lega Donne sulla disabilità. Davide Chinelli e Remo Semmler, due ticinesi paraplegici, hanno infatti raccontato le loro storie: due percorsi diversi, ma uniti dalla stessa voglia di affrontare le sfide quotidiane con coraggio e con orgoglio.
«Entrambi infatti sono riusciti a crearsi una loro vita e una loro indipendenza, ottenendo anche importanti successi professionali. E sportivi: i due protagonisti della serata di martedì sono infatti accomunati dall’amore per lo sport e, con la loro squadra di basket in carrozzina, hanno vinto trofei in tutta la Svizzera e anche fuori dai confini nazionali» si legge in una nota della Lega dei Ticinesi - Donne.
L’incontro con Davide e Remo è stata anche l’occasione per analizzare la situazione del Ticino nell’attenzione e inclusione verso i disabili, anche in virtù dei risultati del recente studio svizzero sull’inclusione, pubblicato lo scorso 20 settembre, dove ben quattro persone con disabilità su cinque hanno dichiarato di sentirsi fortemente escluse dalla società.
A colpire i presenti è stato lo spirito dei due relatori che hanno spiegato come, secondo loro, le politiche di integrazione e socialità non vadano confuse con il pietismo. «Quello che vogliamo non è l’elemosina, ma la valorizzazione della nostra indipendenza – hanno spiegato - a volte le pratiche burocratiche per ottenere i nostri diritti sono inopinatamente lunghe e piene di controsensi».
Tuttavia la situazione in Ticino appare buona: «Nel corso degli anni sono stati fatti passi da gigante. C’è sicuramente ancora molto da fare, ma dobbiamo essere noi i primi a farci valere e far capire di cosa abbiamo bisogno. La vita ci ha insegnato ad affrontare le difficoltà, dobbiamo trarre ispirazione da questa forza ed essere in prima linea per ottenere i cambiamenti che vogliamo».
