All'Osteria dell'Enoteca è accaduto di recente. Dietro le quinte di un piccolo miracolo "famigliare". Col prezzo che non è tabù. Il video.
LOSONE - Il menu lo decide lo chef Jacopo Rovetini, considerando comunque intolleranze, allergie e orientamenti alimentari di ogni cliente. Cinque portate con prodotti a chilometro zero. Un costo di 118 franchi, bevande escluse. Decisamente abbordabile visto il contesto: si parla di un ristorante, l'Osteria dell'Enoteca di Losone, che ha appena ricevuto una stella Michelin. Tio/20Minuti l'ha visitato.
«Apro e chiudo io» – All'entrata ecco Giuseppe Greco, titolare emozionatissimo. «Questa è una piccola grande famiglia. Siamo in cinque complessivamente. Ci lavora anche mia moglie Heike. In estate si aggiungono anche i miei figli che ci danno una mano. Io sono uno di quei gerenti che arriva al mattino per primo e se ne va per ultimo alla sera. Servo ai tavoli. Perché mi piace avere il contatto con la clientela».
«Lasciatevi sorprendere» – Rovetini ci spiega quali saranno le cinque portate del giorno. «Il menu lo cambiamo abbastanza spesso. Chiaramente c'è sempre un piano B nel caso in cui un cliente abbia esigenze particolari. Per il resto l'invito è a lasciarsi sorprendere».
«Da noi non viene solo gente benestante» – «Il nostro – riprende Greco – storicamente è sempre stato un ristorante rinomato. Non abbiamo una carta. Abbiamo deciso di distinguerci, di fare qualcosa di nicchia che però non sia elitario. La nostra clientela non è per forza composta solo da gente benestante. Abbiamo un po' di tutto».
«Cerchiamo di essere semplici e simpatici» – Greco pone l'accento sul rapporto con gli ospiti. «Cerchiamo di fare stare bene chiunque, di essere semplici e simpatici. Il servizio è una voce importante per ricevere una stella. Noi non ci pensavamo, non era la nostra ossessione. Gli esperti di Michelin ci hanno reso visita due volte in incognito, ovviamente siamo felici per come è andata».
L'altra nuova stella a Castel San Pietro – Nella Svizzera italiana la seconda nuova stella Michelin è piovuta a Castel San Pietro, più precisamente all'Osteria Enoteca Cuntitt. Ora complessivamente sono nove i ristoranti stellati ticinesi. I ristoranti “Ecco” e “La Brezza”, entrambi di Ascona hanno mantenuto le loro due stelle. Altrettanto, ma con una stella, hanno fatto la “Locanda Barbarossa” (Ascona), la “Locanda Orico” (Bellinzona) e i tre ristoranti luganesi “Meta”, “I Due Sud” e “The View”.
«Un privilegio per pochi» – Massimo Suter, presidente di GastroTicino, applaude i ristoranti stellati. «Onorano la gastronomia ticinese. Bravi a tutti perché queste stelle sono frutto di un duro lavoro, fatto con passione. Però è chiaro che il grosso della ristorazione si fa altrove. Questa è una nicchia. Si tratta di piccole realtà o di strutture legate magari a un grande albergo. In generale se uno ha cento posti a sedere, è impossibile che possa dare tutte le attenzioni alla clientela necessarie per avere una stella. È una questione di numeri. La maggior parte degli esercenti non può permettersi di inseguire certi sogni stellati».