Cerca e trova immobili

CANTONEMorti sul lavoro: «Gli operai devono saper riconoscere i rischi»

11.10.23 - 18:31
Oggi il terzo e quarto infortunio letale dell'anno. L'invito dell'esperto: «La formazione è importante, e che sia continua»
FVR / M. Franjo
Morti sul lavoro: «Gli operai devono saper riconoscere i rischi»
Oggi il terzo e quarto infortunio letale dell'anno. L'invito dell'esperto: «La formazione è importante, e che sia continua»

LUGANO - Una tragica fine, quella dell'operaio italiano 43enne che, nella mattinata di oggi a Rodi Fiesso, ha perso la vita a bordo del dumper che guidava per lavoro. Secondo una prima ricostruzione, il veicolo si è rovesciato su un lato facendo cadere a terra l'uomo per poi schiacciarlo. Nel pomeriggio di nuovo, in quel di Stabio. Qui un operaio 39enne è deceduto dopo essere stato schiacciato dal trattore sul quale si trovava per dei lavori in una zona boschiva.

Questi due infortuni letali arrivano a sole due settimane dall'episodio che, a Novazzano, ha visto perdere la vita un'autista 26enne del canton Berna.

In Ticino quattro morti nel 2023, tre nel 2022

Dati alla mano, si tratta del terzo e quarto mortale del 2023 nel nostro Cantone, su un totale di 19 infortuni sul lavoro. Lo scorso anno si contavano lo stesso numero di vittime a fronte di 29 incidenti sul lavoro.

In Svizzera 700 decessi l'anno 

La Svizzera, d'altra parte, come fa notare il Centro Formazione e Sicurezza Svizzera Italiana (Cfssi), con circa 700 decessi all’anno per incidenti sul posto di lavoro, si posiziona addirittura davanti a Francia e Germania.

Numeri questi che, sottolinea Paolo Vismara, responsabile del Centro, «hanno spinto a fare tanto a livello di formazione, per quanto riguarda l'uso di macchinari da lavoro. Ma tanto ancora si potrebbe fare».

«Meglio se esterna e continua»

L’ordinanza federale, infatti, non prevede l'obbligo di una formazione per tutte le macchine, come avviene invece per autogru e gru edili. «Per altre tipologie di mezzi, quali ad esempio uno scavatore, o un dumper, la responsabilità è delegata al datore di lavoro. Deve essere lui a preoccuparsi di istruire il dipendente», ci tiene ad aggiungere Vismara.

Accade spesso che il percorso formativo avvenga internamente, «senza che vi sia dunque un organo esterno a controllare le competenze di chi lo segue». Il consiglio di Vismara è però quello di fare in modo che avvenga sempre esternamente: «Non lo dico per interesse, si tratta di cultura aziendale. Anche perché confrontarsi con incidenti simili non è semplice».

Il responsabile del Cfssi ci tiene a precisare: «Non vuol dire che chi abbia seguito una formazione esterna sia esente da incidenti, ma di fatto viene inserito in un contesto più ampio che non è solo l'imparare a guidare il macchinario. Impara a riconoscere i rischi su un cantiere, per lui e per chi gli sta vicino. Diventa più consapevole».

Anche per questo, secondo Vismara, la formazione deve essere continua. «Le ordinanze sugli infortuni sono chiare in questo senso: bisogna essere aggiornati. Cambiano gli strumenti, cambia la tecnologia. La formazione che si è ricevuta oggi, tra cinque anni potrebbe essere obsoleta».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

baranzoS 1 anno fa su tio
Purtroppo in termini di sicurezza sul lavoro non siamo i primi della classe, anzi siamo messi peggio dei paesi vicini. Una preghiera per i lavoratori deceduti, sperando che le cose possano cambiare rapidamente.

vulpus 1 anno fa su tio
Sono ditte serie che sicuramente ci tengono all'incolumità dei propri collboratori. Facile banalizzare e cercare responsabili da tutte le parti. Purtroppo gli incidenti capitano. Un cedimento di un terreno, di una sponda e l'incidente è fatto. Anni fa utilizzavano le carrette. Oggi non più e qualsiasi trasporto di materiale avviene con questi mezzi, concepiti per lavorare su terreni piatti e stabili, dando per acquisito che in questa condizione non si rovesciano. Chissà che non si abbia ad imparare ( purtroppo dopo i casi estremi) a munire questi mezzi di alcune misure minime atte aproteggere in caso di rovesciamento, anche magari un rollbar come ci sono sulle auto da corsa.

Lello 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
che sono serie e lavorano bene sono d'accordo,ma senza giudicare,ultimamente ha avuto uno sviluppo importante,e trovare manovalanza qualificata con la testa sulle spalle è sempre più difficile,comunque rulli,dumper scavatori hanno un roll-bar o una cabina che dovrebbe proteggere il pilota,ma molte volte o è abbassato o non sono attaccati con la cintura

Trex 1 anno fa su tio
Purtroppo troppo spesso si sorvola sull'importanza dell'utilizzo dei dispositivi di sicurezza. Vuoi per pigrizia, vuoi per la troppa confidenza, vuoi per abitudine sbagliata, vuoi per la fretta. In questo caso molto probabilmente la cintura avrebbe potuto fare la differenza. Io lotto giornalmente per far indossare casco, cinture, occhiali ecc. ecc. e non sempre si riesce a far capire l'importanza. Troppo facile caricare tutte le responsabilità unicamente sulle spalle dei datori di lavoro, vero che la pressione è aumentata ma non è la sola causa. Detto questo esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia.

Lello 1 anno fa su tio
non so da quando entrerà in vigore la legge,ma una patente per ogni veicolo da cantiere è predisposta una patente,ma potrà essere utile da una parte,ma scaricherà il datore di lavoro da certe responsabilità,comunque si lavora male,sempre più male e queste sono le conseguenze

Soleluna 1 anno fa su tio
RPI 🙏🙏🙏

Bandito976 1 anno fa su tio
una volta su un cantiere in una valle, mi é capitato di vedere 3 operai che per tirare fuori un masso dal seminterrato hanno usato il trattore e corda d'acciaio. Il trattore tirava senza conducente, un operaio all'interno e due all'esterno con il cavo in mano a tirare. Pensate alle conseguenze se il cavo si spezzava. Io naturalmente sono scappato a gambe elevate dopo che ho detto agli operai che se si fosse tranciato sarebbero finiti tranciati in 2 parti.

UtenteTio 1 anno fa su tio
Il titolo dice solo la verità, la prima sicurezza siamo noi, a Locarno lunedì dopo la famosa grandinata ho visto carpentieri professionisti con imbrago, corda di sicurezza assicurata al camino, legname asicurato con la corda, ecc..... altri erano su solo con gli scarponi e nemmeno il casco (anche se il casco è una di quelle cose che non ti salverà mai la vita se ti casca un cassero perché si sgancia dalla gru) e tiravano su le assi di legno alla "hooo issa... ohhh issa", ma chissà come mai nessuno ha visto, poi alla domenica sei fuori a tagliare le rose e chiamano la polizia facendoti anche foto e video. La gente può fare tutti i corsi che vuole ma se poi non applica o non ha il tempo di farlo tanto vale!! Sto seguendo un corso abbastanza pesante, siamo in 10 a "scuola", uno ha passato più tempo al telefono che sul classeur, l'altro a malapena parla italiano, uno è lì per obbligo (agnello sacrificale della ditta) visto che ha perso la patente perché tirava prosecchi a pranzo e lo hanno beccato, ad una certa età fare i corsi può diventare pesante e c'è chi lo prende come vacanza. In questo caso le informazioni sono davvero scarne, quindi è difficile giudicare cosa è realmente successo. Condoglianze alle famiglie.

tormar 1 anno fa su tio
Poveri operai si, ma nn sempre é colpa della sicurezza. Vedo tanti operai sui cantieri con il telefonino in mano. Anche quelli che gestiscono il traffico sulle strade ! Poca concentrazione e basta un attimo. Al mattino mentre vado al lavoro, sento già dei profumino che escono dalle auto. Al mattino!! Cosa si vuole pretendere?? Condoglianze alle povere famiglie

Mgrazia60 1 anno fa su tio
RIP 🙏🏻🙏🏻🙏🏻 Condoglianze alle famiglie ❤️e hai colleghi 😘

Keope1963 1 anno fa su tio
Il titolo dell’articolo fa arrabbiare!

FVF 1 anno fa su tio
E’ vero che ci sono datori di lavoro che non danno priorità alla sicurezza, ma molte volte anche i dipendenti dovrebbero usare un po’ di più la propria testa… siccome sono quest’ultimi a rimetterci la salute. Le leggi sono chiare per tutti!!!

Arnold 1 anno fa su tio
Il problema è che oggi si vuole velocizzare tutto. Lavoriamo come macchine, e non lo siamo! Per quanto si possa essere preparati e istruiti se facciamo le cose in fretta (perché altrimenti il lavoro lo prende un altro) è umano sbagliare. Sincere condoglianze alla famiglia.

Luchì92 1 anno fa su tio
io dico che i capi devono controllare e imporre di lavorare in sicurezza, facile scaricare sugli operai!

Rigel 1 anno fa su tio
E qui entra in gioco l'autorità. Non sono i sindacati a dover organizzareni corsi (possono, ma non devono). Sono le varie categorie professionali a doversi regolamentare. Con il controllo di un'autorità che stia sopra le parti. Per guidare l'auto bisogna farebscuola guida con un maestro, poi le autorità competenti tengono un esame. Dovrebbe funzionare coì anche per i macchinari da cantiere....

Hammer 1 anno fa su tio
E poi si vogliono scaricare tutte le responsabilità sugli operai? Che schifo!

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a Hammer
Concordo in pieno anche se spesso loro stessi sottovalutano e ignorano le misure di sicurezza.

genchi67 1 anno fa su tio
Risposta a centauro
Certo è vero quello che dici,ma se tutto la smettessero di farsi la guerra dei prezzi,la gente potrebbe lavorare con più tranquillità.

Hammer 1 anno fa su tio
Da ex formatore professionista, posso confermare che le speculazioni su sicurezza (vedi anche istruzione), pressione sul personale e personale poco responsabile, sono un dato di fatto. Siamo nel 2023 si fa ancora capo ai cottimisti senza sanzioni? paura, senso e disperazione

Finestra 1 anno fa su tio
Grazie ai sindacati mantenuti che non fanno una poppa...si manifesta con le bandiere come negli anni 30...ma per piasè
NOTIZIE PIÙ LETTE