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CANTONE«Che i tagli del Cantone non vadano a scapito dei bambini»

26.10.23 - 09:01
Preoccupata la delegazione ticinese dei Cemea, che pensa a scuole, centri di protezione e centri educativi.
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«Che i tagli del Cantone non vadano a scapito dei bambini»
Preoccupata la delegazione ticinese dei Cemea, che pensa a scuole, centri di protezione e centri educativi.

BELLINZONA - Sono tagli decisamente consistenti, pari a 134 milioni di franchi, quelli annunciati dal Cantone settimana scorsa con la presentazione del preventivo 2024. Lo scopo ultimo? Il pareggio dei conti entro il 2025.

Ma la delegazione ticinese dei Cemea (Centri d’Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva) non ci sta. «Dopo aver preso visione del preventivo 2024 presentato dal Consiglio di Stato, teniamo a esprimere la nostra preoccupazione. Chiediamo all’Esecutivo cantonale che le misure adottate non vadano a scapito dei bambini e delle bambine ospiti nei centri di socializzazione, nei mininidi, nei nidi d’infanzia, nei centri extrascolastici, presso le mamme diurne, nelle scuole dell’obbligo, nei centri d’accoglienza di protezione e in tutti i luoghi e strutture dove vi sia un’accoglienza educativa».

Considerato che il preventivo 2024 prevede tagli milionari alle strutture menzionate «i Cemea temono che quanto prospettato vada inevitabilmente a colpire la qualità dell’accoglienza e la possibilità di una crescita armoniosa dei bambini, ledendo in modo importante il rispetto della Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia», si legge nell'odierna presa di posizione.

In conclusione «i Cemea chiedono al Consiglio di Stato di rivedere le misure proposte, altresì, chiedono al Parlamento e a ogni forza politica del nostro Cantone di mettere in atto tutto ciò che è in loro potere, in quanto delegati del Popolo Sovrano, affinché ciò non avvenga». 

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COMMENTI
 

ajeje 1 anno fa su tio
E voilà, Il decreto Morisoli ha dato i suoi frutti, complimenti a questa destra.

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a ajeje
chi è causa del suo mal pianga se stesso. Purtroppo i Ticinesi hanno votato a favore di questo disastro annunciato. Stiamo vivendo un momento difficile, e credo che raschia, raschia non siamo molto lontani dall'osso. La nostra società non sta in piedi grazie ai super ricchi a cui abbiamo paura di chiedere troppo. Il pilastro della nostra società è il ceto medio che, pagando le imposte, sovvenziona chi non ce la fa. Il problema è che ora a non farcela più è anche chi una volta era nel ceto medio. Politici meditate, siamo vicini a una rivolta popolare che si leggerà sui libri di storia....

Aigor99 1 anno fa su tio
Giusto tagliare liberalmente su tutto e tutti. Solo così potremo guardaci in faccia e capire dove si può fare a meno e di cosa…

Tirasass 1 anno fa su tio
Risposta a Aigor99
Abbiamo una mente fatta x pensare. Sappiamo cosa è importante, se ne discute PRIMA, e poi si taglia...

Tirasass 1 anno fa su tio
Bisogna svegliarsi, c'è malafede diffusa nella politica e ci si può fidare molto meno che in passato

Tirasass 1 anno fa su tio
Il decreto Morisoli, che non è uno sciocco, punta alla riduzione ideologica dei compiti dello stato. Siccome lo sapeva che i margini erano ridotti si è "nascosto" dietro al "nobile" pareggio di bilancio, ben sapendo che si sarebbe andati su salari e interventi a favore delle fasce sfavorite. Cinismo inaccettabile. Il 22.11 tutti in piazza a protestare, ma è solo l'inizio della protesta. Le cose non finiranno il 22 11

Blobloblo 1 anno fa su tio
I tagli devono andare a chi se lo può permettere, basta regali ai ricchi!

OrsoTI 1 anno fa su tio
Risposta a Blobloblo
Carissimo, se vanno via i ricchi ti puoi scordate i sussidi di cassa malati e le rotonde con i fiorellini:) il benessere arriva dai ricchi. Dove pensi che arrivano i soldi? Dai poveri?

Corbaro 1 anno fa su tio
Risposta a OrsoTI
Questa purtroppo è una bella favola inventata da chi appoggia gli sgravi ai ricchi. Le chiedo se ricorda quanta ricchezza hanno portato i grandi progetti di Ticino Moda, promossi (guarda un po') dalla signora Masoni (ministra dell'economia del canton Ticino che portava i suoi sostanziosi averi di famiglia fuori cantone). Tanti bei capannoni-magazzino, frutto di speculazioni finanziarie. Ora giacciono vuoti, perché la giustizia italiana ha scoperchiato il vaso di Pandora. Non abbiamo bisogno di ricchi che praticano il mordi e fuggi, ma occorre una progettualità sana e a lungo termine. Vuol dire investire in progetti solidi e seri, per dare un futuro ai nostri giovani che in caso contrario emigreranno oltralpe, come si faceva nel secolo scorso e nell'Ottocento.

Blobloblo 1 anno fa su tio
Risposta a OrsoTI
Sai che Gesù bambino non esiste? Continua a credere alla favoletta dei ricchi che scappano se devono pagare uno sputo in più…. Dice dovrebbero andare per stare meglio di qui?? In altri paesi non hanno i vantaggi che hanno qui, svegliaaaaa!!! Tarluc

Tirasass 1 anno fa su tio
Risposta a Corbaro
Corsaro... concordo... è la moltitudine che paga, soprattutto i costi sociali che una certa scorretta economia scarica sullo Stato, quella cosa inutile che poi gestisce covid, crolli bancari, ecc ecc

Maverik 1 anno fa su tio
Risposta a Tirasass
Però ricordatevi che ci sono anchr ricchi residenti e non solo speculatori quindi come non abbiamo bisogno di quest’ultimi… non facciamo scappare gli altri
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