Il tam-tam sui social e la conferma di chi si occupa di animali: «Il rischio che vengano usati per dei riti c’è»
LUGANO - Sono i giorni del "dolcetto o scherzetto", periodo dell'anno fatto di serate a tema, maschere e decorazioni per la casa spettrali. Purtroppo è anche un momento che potrebbe indurre chi è mentalmente fragile a spingersi oltre i limiti della legalità, e diventare preda di qualche esaltazione di stampo “esoterico”.
Il tam-tam, come tutti gli anni, è già partito nei gruppi social di appassionati di gatti. Oggetto d'attenzione sono gli esemplari di colore nero. «Fate attenzione a chi li cedete», «Non è il periodo giusto per regalarli», «Aspettate, non è il momento», sono solo alcuni dei post che si possono trovare sotto le foto di cuccioli e non.
Un pericolo reale? «Certamente da non sottovalutare, anche se di recente non abbiamo casistiche direttamente riconducibili a riti satanici o simili avvenuti sotto Halloween», ci spiega al telefono Emanuele Besomi, presidente della Spab. Andando indietro con la memoria, Besomi rievoca un episodio in particolare: «Si trovò un gatto ucciso con attorno tante candele. In quel caso era inequivocabile. Più di recente si sono trovati alcuni gatti decapitati, ma questi ultimi casi sono forse riconducibili al gesto di qualche persona crudele, che non aveva nessuna intenzione di compiere nessun rituale».
Il fenomeno sembra avere una sua concretezza: «Probabilmente in Italia il problema è più consistente. La stragrande maggioranza delle segnalazioni arrivano da lì. Ma occorre in ogni caso fare attenzione». Il monito va dunque a chi cede animali: «Il mio consiglio è di non regalarli. Chi prende un animale previo pagamento è più motivato e non lo fa mosso dall'emozione del momento». La Spab, tra l'altro, procede prima con un incontro conoscitivo: «Non facciamo pre-affidi, ma almeno due chiacchiere sono d'obbligo. E il gattino non viene dato al primo incontro. Diamo la possibilità che l'idea si sedimenti, e che si possa cambiare idea. Una cosa va detta, su cento gattini che affidiamo ne tornano indietro circa l'1/2%. Un numero che fa ben sperare».
Anche dai volontari di Casa Orizzonti, rifugio che da anni si prende cura di animali con un passato di abbandoni, maltrattamenti e torture, l'invito è quello di fare attenzione. «Vorremmo dire che il problema non c'è, ma in effetti, se ci capitano dei gatti neri, preferiamo non darli in questo periodo dell'anno». Anche qui vengono rievocati episodi risalenti a qualche anno fa: «È capitato che venissero usati per dei riti satanici. Meglio aspettare qualche giorno, purtroppo in giro c'è tanta gente strana».