Previsti stipendi più alti e una diminuzione dei turni nei fine settimana
BELLINZONA - È entrato in vigore oggi il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) per i negozi dei distributori di benzina che prevede salari minimi più alti e più fine settimana liberi. Per la prima volta si applica anche in Ticino, dove il salario minimo sarà di 3'630 franchi per 13 mensilità.
Le parti sociali - l'Associazione gestori di negozi delle stazioni di servizio, i sindacati Unia e Syna e la Società svizzera degli impiegati di commercio - hanno iniziato a rinegoziare il CCL nel 2020. Con il nuovo CCL, i salari minimi aumenteranno di 130 franchi nel 2024, ovvero del 3,1-3,5% a seconda dell'anzianità e delle qualifiche, hanno annunciato oggi in un comunicato congiunto. Verrà aggiunta una nuova categoria salariale che terrà conto dell'anzianità dei lavoratori non qualificati.
In Vallese, nel Giura, nei Grigioni, a Sciaffusa e Turgovia il salario minimo è di 3'730 franchi e nel resto della Svizzera di 3'830 franchi. In Ticino la retribuzione minima di 3'630 franchi si applicherà ai lavoratori non qualificati.
Dopo una lunghissima procedura, il Consiglio federale ha respinto tutti gli argomenti dei datori di lavoro ticinesi che rifiutavano di introdurre un salario minimo. Le obiezioni hanno ritardato l'entrata in vigore dell'accordo di quasi due anni. Ora anche in Ticino i salari minimi sono vincolanti. «Si tratta di un importante passo avanti che segna la fine dell'eccezione ticinese e garantisce l'applicazione di tutte le disposizioni del CCL in tutta la Svizzera», affermano i rappresentanti dei lavoratori.
I dipendenti delle stazioni di servizio hanno ora diritto a due giorni di ferie al mese e a dieci fine settimana liberi all'anno. Ci sono anche miglioramenti per quanto riguarda il congedo maternità, la formazione continua e le regole sulle pause, la videosorveglianza e altri punti. Inoltre le qualifiche sono meglio riconosciute e danno diritto a salari più alti.