L'incidente non è isolato. Cosa succede in questi casi? La Sezione della circolazione fa chiarezza
CAMORINO - Il record della TI 10, ceduta per la "modica" cifra di 135'000 franchi non è stato raggiunto, ma poco ci è mancato. Fatto singolare è che l'importante offerta, stiamo parlando per l'esattezza di 130'100 franchi, sia stata proposta per una targa di primo acchito non così desiderabile (la TI 283).
Che si sia trattato di un errore? La risposta, a dire il vero, era già abbastanza chiara guardando l'evoluzione dell'asta che alcuni giorni fa, a pochi minuti dalla chiusura, è schizzata da 13'000, a 130'100. Un'ultima offerta - per forza di cose tale essendo spiazzante -, probabilmente dettata da un errore di battitura. Viene però da chiedersi a questo punto: l'offerente avrà dovuto sborsare tale cifra?
In soccorso ci viene Aldo Barboni, caposezione aggiunto della Sezione della circolazione. «Non è la prima volta che si verificano degli errori di battitura nell’indicare la propria prossima offerta. In questi casi, dove è evidente l'errore come quello dell’altra sera, l’utente che si accorge di aver sbagliato ci contatta chiedendo di ritenere nullo il suo rilancio». E così è stato anche questa volta: «L’asta in questione, conclusasi in modo normale alla scadenza, è stata in seguito ritenuta nulla senza comunicazione ai partecipanti».
Insomma, la targa sarà presto nuovamente disponibile: «Verrà riproposta prossimamente e tutta l’utenza dell’asta targhe riceverà il settimanale email con i nuovi numeri messi all’asta», conclude Barboni.