Dal 1° gennaio 2024, l’ex Consigliere di Stato ticinese subentrerà al professor Walter Leimgruber
BERNA - Nella seduta di mercoledì scorso, il Consiglio federale ha nominato Manuele Bertoli presidente della Commissione federale della migrazione (CFM).
Dal 1° gennaio 2024, l’ex Consigliere di Stato ticinese subentrerà al professor Walter Leimgruber, che lascerà la sua carica dopo 12 anni.
Manuele Bertoli ha studiato diritto all'Università di Ginevra. Prima di essere eletto consigliere di Stato ticinese, Bertoli è stato segretario per la Svizzera italiana dell'Associazione Svizzera Inquilini e ha assunto la direzione di Unitas, l'associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana.
Nel 2011 Bertoli è entrato a far parte del Governo ticinese, diventando il primo membro cieco di un esecutivo cantonale in Svizzera. Fino ad aprile 2023 è stato a capo del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport e per tre volte ha rivestito il ruolo di presidente del Consiglio di Stato cantonale. Nel suo impegno politico, Bertoli si è occupato a fondo di questioni legate alla migrazione, in particolare della formazione e della partecipazione sociale dei giovani immigrati. Nel 2012 ha partecipato alla costituzione del Forum per l'italiano in Svizzera, di cui è poi stato presidente per 11 anni. Il suo attuale impegno come co-presidente dell'organizzazione mantello nazionale Pro Infirmis mette in risalto le sue competenze in materia di inclusione e integrazione.
Il professor Walter Leimgruber, presidente della CFM da gennaio 2012, lascia la sua carica per raggiunto limite del mandato. In questi 12 anni, Leimgruber ha impresso la sua impronta sulla CFM. Le sue ampie competenze, acquisite anche grazie alla sua attività di ricerca e insegnamento nonché al ruolo di direttore dell'Istituto di antropologia culturale ed etnologia europea dell'Università di Basilea, sono state fondamentali per lo sviluppo e l'orientamento tematico della Commissione federale. Oltre al suo impegno a favore dei diritti della popolazione migrante in termini di senso di appartenenza, partecipazione e codecisione, Leimgruber ha riservato un'attenzione particolare alle persone in situazioni di vulnerabilità. Il programma da lui avviato «Nuovo Noi - cultura, migrazione, partecipazione» e i temi «Cittadinanza» e «Dimensioni internazionali della politica migratoria» resteranno aspetti centrali dell'attività della CFM.