Si tratta dello SPAMM nel parco di Casvegno che ha anche un giornale e una radio. Ci siamo andati per... farci intervistare!
MENDRISIO - Un laboratorio, uno spazio di riuso creativo, una redazione giornalistica, una radio web (ma non solo).
È questo lo SPAMM, Spazio Aperto MultiMediale, che da 10 anni è uno dei nodi centrali della vita all'interno del Parco di Casvegno e dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (Osc).
«È uno spazio aperto creativo, pensato per incontrarsi, dialogare, ascoltare e creare progetti culturali», ci spiega il responsabile e animatore Sergio Perdonati. Proprio lui, infatti ha contattato la redazione di tio.ch/20 minuti per... farci intervistare!
Già perché, come già anticipato, lo SPAMM ospita anche la redazione di un periodico che viaggia spedita verso il suo numero 800 (al momento siamo quasi a quota 780). Stiamo parlando del Settimanale dell'Agorà al quale lavorano una decina di persone.
«Trovo che la cosa più difficile nello scrivere un articolo sia quella di non farsi influenzare troppo da quello che si legge sugli altri giornali e rimanere il più possibile obiettivi», ci racconta Tommaso, uno dei redattori, «le mie passioni? Soprattutto lo sport, e il Milan, ma mi occupo anche di esteri e politica internazionale».
E per quanto riguarda lo SPAMM? «Per me significa quasi tutto », ci spiega, «ho fatto vari step qui all'interno dell'Osc e ora vivo fuori da Casvegno, così mi sento un uomo libero sia all'esterno che all'interno. È bello avere uno spazio dove poterci esprimere, senza giudizi e pressioni».
Altra vera e propria istituzione locale, è pure Radio Casvegno, progetto lanciato nel 2011 con il supporto tecnico-logistico della chiassese Radio Gwendalyn e che continua ininterrotta - e autonomamente - da allora.
Questo è il vero e proprio regno della speaker Claudia: «Cosa faccio? Beh, parlo», ride, «faccio domande, mi dicono che sono anche abbastanza pungente, facciamo interviste... di recente ci è capitato di intervistare anche alcuni asilanti. Quali temi preferisco trattare? Penso quelli che coinvolgono le persone più fragili».