Il gruppo CATE PLR in Gran Consiglio presenta un'interrogazione dopo la modifica dei piani di realizzazione
BELLINZONA - «È notizia degli scorsi giorni che l’attesa circonvallazione del Malcantone ha subito una frenata per non dire uno stop. Un’opera attesa da un cinquantennio che ancora una volta non sembra avere un’immediata soluzione». È l'inizio di una interrogazione al Consiglio di Stato del gruppo CATE (Commissione Ambiente Territorio ed Energia) del PLR in Gran Consiglio. Fabio Schnellmann, Omar Terraneo, Alessandro Cedraschi, Alessandro Speziali, Andrea Rigamonti e Luca Renzetti chiedono lumi al Consiglio di Stato sugli scenari possibili ed eventualmente anche alternativi riguardo un'arteria «oramai al collasso con oltre 27mila passaggi giornalieri» scrivono i firmatari dell'interrogazione.
«Ancora la scorsa primavera, il Governo, rispondendo ad una nostra interrogazione, ci rassicurò con la seguente affermazione: "Per quanto concerne la circonvallazione Agno-Bioggio, il preventivo dei costi a livello di Progetto di massima (base 09/2018, precisione +/- 20%) è pari a 216.6 mio CHF. Considerando le prossime fasi progettuali da svolgere (conclusione Progetto definitivo, approvazione credito di costruzione, pubblicazione del progetto, bandi di concorsi pubblici per la realizzazione delle opere) è a oggi ipotizzabile un inizio dei lavori non prima dell’orizzonte 2026. La durata dei lavori è stimata in circa 8 anni". Ci è ora difficile capire cosa sia successo in questi 9 mesi o se già allora non vi erano segnali che i costi avrebbero subito un notevole incremento».
Il gruppo CATE del PLR condivide «totalmente le preoccupazioni dei Sindaci della regione ma in generale di tutta la popolazione del Malcantone» per una delle strade «più trafficate del Cantone. Legittime preoccupazioni per una situazione da anni divenuta insostenibile che non possono evidentemente essere sopite limitandosi alla realizzazione monca del progetto nella tratta a nord» sottolineano.
Alla luce «della nuova triste situazione e per dare chiare risposte a tutta la cittadinanza della regione» interrogano il Consiglio di Stato: «Quali sono stati gli elementi che han fatto si che i costi, inizialmente previsti in Fr. 216,6 mio. raddoppiassero? Quando è stato informato il CdS dal team di progettisti dell’incredibile sorpasso?». E ancora: «È possibile che l’impatto della falda sul manufatto non si potesse valutare meglio in sede di progetto di massima? Come mai i sondaggi idrogeologici si sono svolti solo di recente?». Poi le domande sulle responsabilità e su cosa intende fare il governo: «Se vi fossero delle responsabilità da parte di terzi, il Governo pensa di prendere provvedimenti verso i colpevoli di questi gravi errori di valutazione? Ora cosa intende fare il Governo, quali alternative e con quali tempistiche?».