La trasformazione del paese è in pieno svolgimento. Ora tocca a un nuovo hotel con SPA e appartamenti turistici e l’impianto di innevamento
Confin? «Noi saremmo quasi pronti, ora sta alla burocrazia»
SAN BERNARDINO - È un progetto monumentale quello che l'imprenditore ticinese Stefano Artioli ha messo in piedi a San Bernardino. Una vera e propria sfida che, nell'arco di un decennio, punta a rivitalizzare il villaggio in qualità di località invernale di spicco del Grigioni italiano. Ma non solo. L'ambizioso obiettivo, ci conferma Niccolò Meroni, responsabile del marketing e dell'area operativa di San Bernardino Swiss Alps, è infatti quello di creare «un’offerta turistica da vivere tutto l’anno». Non esclusivamente, dunque, attraverso la riattivazione ed ammodernamento degli impianti dell’area sciistica di Confin, fermi da 12 anni.
Quello di giovedì sera, all'Ostello di San Bernardino, è stato dunque un incontro voluto per presentare lo stato di avanzamento del Masterplan e per offrire alla popolazione una visione quanto più ampia di quella che sarà la San Bernardino di domani.
Un villaggio che inizia a mutare
Dalle prime presentazioni pubbliche di fine 2022 il progetto è entrato nel vivo di quella che è la fase iniziale di rilancio del villaggio e di trasformazione del centro del paese, soprattutto dopo la votazione popolare di giugno che ha sancito la possibilità di stabilire un diritto di compera sui terreni dell’Acuforta e l’acquisizione definitiva del pacchetto azionario della San Bernardino SA impianti Turistici (Sbit), società titolare della concessione dell’area sciistica di Confin e dei relativi impianti di risalita.
Ad oggi è già visibile l’intervento di trasformazione, con i cantieri in essere nel centro del villaggio e nel comprensorio di Confin. Quest'anno sarà anche la prima stagione invernale gestita dalla San Bernardino Swiss Alps, sia per quanto concerne la gestione alberghiera e di ristorazione, quella sportiva e degli impianti sciistici, e quella organizzativa.
«È stato un anno intenso e pieno di sviluppi e riteniamo sia importante presentare quanto fatto e mantenere vivo il dialogo con chi vive San Bernardino, con chi è interessato agli sviluppi futuri o semplicemente desidera saperne di più» ha precisato Meroni. Quanto fatto finora, «è già ben visibile attraverso la riattivazione di due strutture alberghiere, della parte di ristorazione e tramite lo sviluppo attivo di quella che è la parte sportiva e di attività».
Un decennio e centinaia di milioni per rivoluzionarle la località
La presentazione è servita ovviamente per presentare quelle che saranno le fasi successive che si articoleranno da qui al 2033. La visione, è quella di una San Bernardino capace di offrire servizi a più livelli, per un target di persone quanto più vario. Un investimento di circa 300 milioni di franchi che, come noto, per il momento vede Stefano Artioli quale finanziatore unico. «Ma non è escluso che in futuro, nelle fasi successive, possano entrare in gioco investitori terzi», sottolinea Meroni.
D'altronde il menù è davvero ampio. Oltre alla riqualificazione di hotel e appartamenti già presenti nel villaggio, ed oltre alla riapertura di Confin, gli ulteriori step prevedono la realizzazione di un nuovo hotel con SPA, altri appartamenti ad uso turistico, e servizi vari sui terreni ad Acuforta, la realizzazione dell’impianto di innevamento programmato e della nuova cabinovia Confin-Alp de Confin.
Successivamente è previsto un nuovo Sport & Family Hotel Ristorante, altri appartamenti (questa volta sui terreni in località Mutti), nuove seggiovie, lo sviluppo dell'area Frach e il recupero della Fonte termale di Sant Bernardino.
Confin? «Mancano alcune autorizzazioni, ma siamo quasi pronti»
Questo, come lo saranno i prossimi, è stato dunque un incontro per scandire i passi di una macchina operativa che, giocoforza, ha a che fare anche con tutta una parte burocratica. E proprio da chi ha in mano le redini della burocrazia si attendono gli ultimi passi utili e ridare vita a Confin che, non ci nasconde Meroni, di fatto è già praticamente pronta per la riapertura: «Stiamo preparando la stazione di partenza, i gatti da neve sono già sulle piste. Mancano una serie di autorizzazioni, ma la nostra speranza è di aprire quanto prima».
L'appuntamento si è concluso presso il nuovo igloo posizionato nel centro del villaggio sugli impianti di Pian Cales (che da oggi vedrà aprirsi le prime infrastrutture del comprensorio). San Bernardino si è accesa con uno spettacolo di luci e colori che proseguirà per tutto il periodo natalizio.