Sono soltanto otto, in tutto il Ticino, gli apprendisti fioristi. «Purtroppo diverse aziende hanno smesso di formare», spiega Marzia Regazzi.
BELLINZONA - Due apprendisti al terzo anno. Zero al secondo anno. E, piccolo miglioramento, sei al primo anno. Gli aspiranti fioristi, in Ticino, scarseggiano, e chi possiede un negozio non trova personale qualificato.
«Il problema è che fino a qualche anno fa a formare erano almeno dieci negozi. Oggi a farlo sono invece solo quattro: tre nel Sopraceneri e uno nel Luganese», spiega Marzia Regazzi, presidente dell’Associazione fioristi del Ticino e gerente di Cavalletti fiori e giardini di Bellinzona. Un numero, questo, decisamente esiguo considerato che sul nostro territorio sono attivi circa 50 commerci di fiori. «Di questi», precisa Regazzi, «stimo che almeno 30 potrebbero formare, perché impiegano persone che hanno completato l’AFC e hanno lavoro a sufficienza».
Certo, l’universo formativo e professionale, negli anni, ha subìto dei cambiamenti importanti. «Molti più giovani scelgono di andare avanti con gli studi. È chiaro però che se qualcuno si interessa a un apprendistato ma non trova un’azienda disposta a offrirgli un posto il trend non si può invertire», sottolinea la fiorista.
«A rischio il futuro della professione» - Ma cosa spinge i professionisti del settore a dire "no" alle nuove leve? «Molti colleghi mi dicono "non me la sento", oppure "non ho più voglia di mettermi in gioco", perché magari in passato hanno avuto apprendisti che hanno lasciato dopo qualche mese», spiega Regazzi. «Può succedere, ma con questo approccio trovare personale formato diventerà sempre più difficile. E a rischio c’è il futuro della professione».
La falla, ci svela Regazzi, è emersa con l’avvento della pandemia. «La casa è stata rivalorizzata e tra i fioristi è cresciuto il bisogno di personale qualificato. A quel punto ci si è resi conto che in Ticino era difficile trovare candidati».
«100 anni di attività, ma non possiamo formare» - C’è chi, però, punta il dito contro il Decs. A non piacere sono infatti i requisiti richiesti dall’ordinanza federale per diventare formatori di apprendisti, vale a dire l’Attestato federale di capacità (AFC) e le 40 ore di corso. «Abbiamo un negozio da 100 anni, eppure non ci lasciano formare», sottolinea Michele Bernasconi, gerente di Fiorista Della Santa di Mendrisio. «Chi ha 30 anni di esperienza in questa professione dovrebbe poterlo fare anche senza AFC».
Non convince neanche la possibilità di seguire un anno di corso finalizzato a dare gli esami per ottenere il diploma AFC, possibilità data a chi ha almeno cinque anni di pratica nella professione. Per Bernasconi, infatti, «non si può chiedere a una persona di 40 o 50 anni con così tanta esperienza di tornare sui banchi con dei ragazzi di 17 anni».
I candidati? Tutti frontalieri - Il mendrisiense si è così rivolto al Cantone: «Volevo assumere una persona, ma non mi è arrivata nemmeno una candidatura da parte di ticinesi. Solo frontalieri, e spesso non hanno le competenze necessarie. Ho scritto al Decs per far presente il problema della formazione, ma non ho ricevuto alcuna risposta».
«Per essere formatori bisogna seguire un corso di 40 ore, ma è necessario un AFC», conferma Marzia Regazzi. «Mi sono rivolta anche alla Sezione della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica, ma purtroppo la legge non permette eccezioni, indipendentemente dagli anni di esperienza e dalle capacità professionali».
Intanto, rivela Michele Bernasconi, «a Mendrisio negli ultimi 15 anni hanno chiuso cinque negozi di fiori». E «di questo passo c’è il rischio che la professione vada a sparire».
«La dispersione è tanta» - Certo, otto apprendisti in formazione, di cui solo due tra secondo e terzo anno, sono decisamente pochi. Il Decs, però, contestualizza: «In Ticino abbiamo 159 professioni. È una delle ricchezze della formazione professionale, ma comporta una dispersione importante: nel 2022 avevamo infatti 61 professioni con meno di dieci apprendisti in formazione».
Il trend, per quanto concerne i fioristi, è però particolarmente negativo, sia a livello nazionale che cantonale. «Nel 2013 in Svizzera si sono diplomati 327 fioristi, di cui 6 in Ticino. Nel 2022 si contavano invece 174 neodiplomati, di cui 2 in Ticino».
Il fatto che a settembre abbiano iniziato la formazione 6 nuovi apprendisti è comunque, per il Decs, «un segnale positivo che speriamo continui nei prossimi anni».