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CANTONE/SVIZZERASi paga sempre più spesso con lo smartphone

12.12.23 - 10:20
Solamente due anni fa il 25% degli svizzeri pagava con il suo telefonino. Oggi siamo al 37%: una percentuale in costante crescita.
Deposit Photos
Fonte Ats/Comunicato stampa
Si paga sempre più spesso con lo smartphone
Solamente due anni fa il 25% degli svizzeri pagava con il suo telefonino. Oggi siamo al 37%: una percentuale in costante crescita.

BELLINZONA/ZURIGO - Carta di credito, Apple Pay, Twint, Paypal. Sono ormai diversi e persino tanti i sistemi di pagamento digitale accessibili direttamente dal nostro smartphone. E in Svizzera, negli ultimi anni, il sistema sta prendendo sempre più piede, non solo per i pagamenti online, ma anche alla cassa dei negozi. Lo ha mostrato il sondaggio realizzato da Visa diffuso oggi, secondo cui il 37% degli intervistati effettua pagamenti con il telefonino. Un dato in sensibile crescita: solamente due anni fa la percentuale si era attestata al 25%.

Complessivamente il 72% delle 1000 persone interrogate nell'ambito di un rilevamento demoscopico, realizzato per conto della società di carte di credito, usano più volentieri pagamenti digitali soprattutto perché più veloci. Il 29% evita addirittura attivamente i negozi in cui non è possibile ricorrervi, una quota che sale al 37% in Ticino: significa che circa quattro ticinesi su dieci non entrano in un negozio se non si può pagare digitalmente.

«Le tecnologie digitali stanno plasmando sempre più il modo in cui gestiamo il denaro e consentono flessibilità, trasparenza e controllo - ha affermato Santosh Ritter, direttore di Visa per la Svizzera, citato in un comunicato -. Il sondaggio mostra che le persone in Svizzera pagano sempre più spesso in modo elettronico e allo stesso tempo desiderano ulteriori innovazioni quando si tratta di spostare denaro in modo digitale».

Non ancora accettati ovunque

Sebbene oggi nove consumatori su dieci (91%) dichiarino di effettuare pagamenti senza contatto i pagamenti elettronici non funzionano ancora ovunque. Il 36% sostiene che almeno una volta al mese si trova a non poter corrispondere il dovuto con carta, smartphone o simili. Le occasioni di acquisto più frequentemente citate in cui i consumatori sentono la mancanza del digitale sono i mercati settimanali e natalizi (rispettivamente 20% e 17%) e i piccoli negozi (17%).

Complessivamente due terzi (67%) degli svizzeri hanno memorizzato la propria carta di credito in formato digitale e il 59% ha fatto lo stesso con la carta di debito. Il 66% l’ha inserita su un app di pagamento, il 33% nei negozi online e il 29% nei servizi di streaming.

Agevolare l'invio di denaro

Sette persone su dieci hanno poi detto di utilizzare i dispositivi mobili per fare acquisti online. Più della metà (52%) invia inoltre denaro a familiari, conoscenti o amici in Svizzera tramite app almeno una volta al mese, e uno su due (50%) desidera una soluzione che consenta anche di trasferire denaro direttamente ai propri cari all'estero tramite lo stesso tipo di canale.

I metodi di pagamento elettronici vengono preferiti nella maggior parte dei casi (65%) anche per tenere traccia delle spese quotidiane: solo il 29% degli intervistati ritiene che il contante sia ancora il modo migliore per controllare le spese, mentre l'anno scorso la percentuale era del 35%. Il 66% preferisce utilizzare l'applicazione bancaria per mantenere sotto controllo le proprie finanze. La metà (51%) ritiene che gli estratti conto cartacei non siano più al passo con i tempi, ma il 43% li utilizza ancora.

Over 60 sempre più smart

Rispetto alle precedenti edizioni dello studio appare evidente che anche gli over 60 stanno recuperando terreno quando si tratta di pagamenti con smartphone. Di conseguenza, tra la popolazione svizzera nel suo complesso, per la prima volta il telefonino (59%) è in vantaggio sul portafoglio (38%), se la scelta dovesse concentrarsi su un solo canale.

Guardando al futuro, i consumatori si aspettano un'ulteriore digitalizzazione della vita quotidiana. Ad esempio il 72% ritiene che sarà una prassi normale pagare alle casse self-service dei negozi; oggi il 39% degli intervistati utilizza già questa modalità quando è disponibile. Più della metà (56%) scommette inoltre che tra cinque anni sarà comune ordinare gli acquisti in anticipo e ritirarli semplicemente al supermercato. Inoltre il 46% degli intervistati prevede che si diffonderanno super app che combineranno diversi servizi come lo shopping, l'online banking e la messaggistica.

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COMMENTI
 

littli 1 anno fa su tio
Preferisco usare o la carta di credito o i l contante a seconda dell'ammontare della spesa.

littli 1 anno fa su tio
Nessuna intenzione di usare il cellulare per pagare.

Fogliani 1 anno fa su tio
Ma chi vuole pagare con il telefono è libero di farlo e chi vuole il contante è libero di farlo , io personalmente non pagherò mai con il telefono sempre e solo contante!! È che ognuno faccia come creda !!

Raptus 1 anno fa su tio
....e' inutile cercare di spiegarlo ...solo gli stolti non capiscono che le commissioni pagate dai commercianti su ogni transazione ( e regalate alle banche ) vengono riversate sugli utenti finali , poche o tante che siano .... Fanno i "fantastici" spendendo di piu '....

vulpus 1 anno fa su tio
Questo genere di notizie non manca mai di evidenziare le classi del popolo. I giovani utilizzano lo smartphone o la carta di credito . Gli over, poveri remba, continuano ad utilizzare i contanti. esempio di oggi: una giovane signora fa rifornimento di carburante e riesce a bloccare il negozio per 15 minuti perchè la sua famosa carta non va, non ha contanti e il benzinaio giustamente non molla. E allora? Forse è stato un caso raro, ma se la signora avesse avuto il suo borsello, la cosa si sarebbe risolta per tutti velocemente.

littli 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Io ho 60 anni ed uso sia la carta di credito che il contante.

Marcello51 1 anno fa su tio
Io sono quattro anni che lo uso e son contento e bar e ristoranti negozi che non s può pagare li evito

RemusRogue 1 anno fa su tio
Risposta a Marcello51
Insomma ci perdi tu e ci perdono anche i piccoli commerci... ottimo, contento tu. Poi mi raccomando lamentati quando ci sarà il prossimo blackout come già successo poco tempo fa.

Disà 1 anno fa su tio
il succo del discorso è che bisogna pagare per pagare su soldi già tassati prestati pagando da banche che non li hanno , che sia comodo per il consumatore poi ci puô anche stare :D

Kelt 1 anno fa su tio
Mi lascia perplesso vedere così tanti catastrofisti e probabilmente giovani ma effettivamente i sociologi dicono ci sia molto disincanto nelle nuove generazioni. Non capisco perché si continui a tirare in ballo lo smartphone quando io pago con la carta di credito da più di 40 anni. Interi paesi avanzati e civili (Scandinavia, Canada, Giappone) non usano praticamente più contanti. Sapete dove li usano? In Sudamerica, in Africa, in India. In Italia viene alzato il tetto al contante per favorire palesemente l'evasione. Per quanto riguarda i commenti di chi mischia cioccolato e ferrovia ecco: Uso la carta ma non ho social e sono convinto di avere più vita sociale della metà delle persone che scrivono qui. Infine cosa succederà se andiamo avanti così? Un bel nulla! Perché interi pasi la usano da 60 anni e non avete idea di quante volte ho sentito questa frase nella mia vita. Insomma, chi vuole può continuare ad usarli ma deve sapere che fondamentalmente servono ad incentivare l'evasione e non c'entrano nulla con la libertà, visto che sono il frutto di un rapporto di lavoro e di un conto bancario. Senza contare che i traffici illeciti per loro natura non vogliono il contante (che fai paghi la dose con la carta?). Pensateci su e lasciate stare i massimi sistemi perché non c'entrano un fico secco con l'uso dei contanti, soprattutto in una società dove si continuano a postare i fatti propri ad ogni pié sospinto...e poi si invoca la privacy.

fugu 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Nessuno condanna le carte di credito o di debito, che come dici giustamente, esistono da decenni, e praticamente tutti noi ne abbiamo almeno una, dato che quasi più nessuno nasconde i soldi sotto il materasso. La questione qui è distinguere fra uso e abuso. Le app di pagamenti si moltiplicano e permettono di pagare anche un Chupa Chups. Ma siccome queste emittenti non lavorano gratis (anzi, realizzano benefici colossali), qualcuno deve pagare i costi di queste transazioni elettroniche. Chi? Tutti i clienti, senza distinzione. Altro problema sollevato con pertinenza, il Grande Fratello. Poi le possibili panne; le possibili fughe di dati, le possibili truffe. E, ripetendomi, le colossali risorse che tali mezzi di pagamento richiedono, a cominciare dall'elettricità. Magari fra i manifestanti per il clima, tanti sono adepti di queste app e contribuiscono allo spreco di energia, senza esserne consapevoli.

Sinned azzaip 1 anno fa su tio
L'unica. Cambiare in oro, fare scorte per lungo termine. Insomma prepararsi prima della tempesta....

yvan 1 anno fa su tio
Quelli che si rendono conto di dove ci sta portando questo trend sempre meno. Diamo sempre più potere ai potenti e alle banche così in men che non si dica non ci resterà più nulla, neanche gli occhi per piangere.

Cacos1 1 anno fa su tio
Risposta a yvan
Triste vedere che la gente non capisce cosa succederà poi ,hai perfettamente ragione

Cricchetto 1 anno fa su tio
ma non se ne rende conto nessuno che questo è un trend pericoloso, non per il fatto che gli hacker possono usare i vostri dati, ma bensì sul fatto che la maggior parte delle persone usa il pagamento digitale per il fatto che non possiede contanti, vuol dire che non hanno soldi sui conti e le banche autorizzano superamenti di conto....un trend comportamentale devastante importato dagli States.....

fugu 1 anno fa su tio
Povero mondo! Tanti piccini che se non possono trastullarsi col loro smart-vibratore sono persi. Non sanno più parlare a nessuno, non sanno più andare da Piazza Dante a Piazza Riforma senza il GPS, non riescono più a pagare un hot-dog all'Ikea con due monetine, devono ordinarlo sulle colonnine, che non sono gratis (non per niente da quando le hanno messe, l'hot-dog è passato da 1 franco a 1,50, 50% di aumento d'un botto, come per caso). L'utilizzo dello smartphone per pagamenti utilizza un sacco di risorse lungo tutto il percorso dall'okay all'accredito dei soldi, dunque pagamenti di entità irrisoria con questo mezzo andrebbero evitati e anche rifiutati, perché appunto hanno un costo, e che questo costo penalizza chi paga cash.

Pino 1 anno fa su tio
quando uno o due mesi fa c'è stato un blocco di tutte le carte io ero al supermercato ho visto gente lasciare la spesa alla cassa perché non aveva contanti e queste interruzioni stanno capitando un po spesso e poi con TWINT si possono fare evasioni fiscali lo stesso

Gufo1 1 anno fa su tio
La gente sta svendendo la propria libertà sull'altare della comodità: è diventata perfino troppo pigra per occuparsi di avere qualche Franco in contante in tasca. Eppure, è noto a tutti che i pagamenti elettronici ci rendono tracciabili ai Grandi Fratelli di turno ad ai monopoli pubblicitari. In più si cancellano posti di lavoro e ci si rende dipendenti dalla tecnologia che, regolarmente, fa cilecca e ci lascia al buio o permette raggiri. Facciamo in modo che contanti e moneta elettronica rimangano complementari ancora a lungo. Ognuno decida quale sia il male minore.

chagall 1 anno fa su tio
Kreditkartenschulden sind des Tessiners liebstes Hobby...

Kelt 1 anno fa su tio
E' una scelta del tutto personale e gli esercenti/ artigiani fanno benissimo a chiedere un abbassamento delle commissioni/costi. Il fatto vero però è che, aldilà della comodità di non avere contanti, con il denaro elettronico si abbatte l'evasione fiscale. Comportamento criminale equiparabile al borseggio (solo che fregano 1 franchetto a 100 persone invece di mettere le mani in tasca ad una sola e prendergliene 100).

Jody 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Sarebbe proprio divertente vedere se questi 4 su 10 si trovassero durante un bel blocco elettrico senza contanti in tasca cosa farebbero senza soldi e solo con il loro metodo di pagamento elettronico, penso ci sarebbe da ridere

Pippopeppo 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
Non vorrei portare il discorso su chi paga o no le commissioni, ma sulla sicurezza. Queste persone che sempre più spesso pagano con questi metodi di pagamento si rendono conto che così facendo permetto di violare la loro sfera privata. Apple Pay e come un "open desk" e forse anche altri metodi, quindi sicurezza discutibile, riservatezza e segretezza pure. Usando questi sistemi, che potrebbero essere violati si corre il rischio di mettere in piazza tutti i dati che ci sono sul telefono. Qualcuno mi dirà non é mai successo, ma basta una volta

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Pippopeppo
X Pippo: Io non ho un social e non l'ho mai avuto (anche per ovvie questioni anagrafiche). Uso il telefono pochissimo. Ho sempre con me contanti (pochi)...ma uso la carta di credito. Perché? Perché non mi costringe a dipendere dai prelevamenti e perché credo sia il miglior modo per combattere l'evasione, il riciclaggio, la ricettazione e crea ostacoli allo spaccio e alla prostituzione illegale (che fai? paghi con la carta?) Quindi fosse per me li abolirei del tutto. In Scandinavia o in Canada i contanti non li usa praticamente più nessuno e non mi are siano assaliti dagli hacker. La carta di credito esiste da 50 anni. Circa la protezione dei dati, trovo la questione francamente risibile. Le persone postano qualunque cosa (comprese foto intime) sui social e si preoccupano che la VISA sappia che marmellate acquistate?...Siamo seri: i piccoli esercizi non vogliono per i costi e/o per il nero.

Rigel 1 anno fa su tio
Risposta a Jody
io pago volentieri con Twint o carta di credito. Questo non mi impedisce di avere sempre con me un po' di contanti per l'evenienza

RemusRogue 1 anno fa su tio
Le commissione dovrebbe pagarle il cliente e non il venditore, poi vorrei proprio vedere se cambiano i risultati dei sondaggi, ci sarebbe da ridere.

CJ 1 anno fa su tio
se pagassero le commissioni loro i super entusiasti del carte di credito e affini sarebbe piu equo e invece danno per scontato che il piccolo commercio se le assuma loro ... io invece evito dove non posso pagare in contanti tipo manifestazioni a locarno ....Non ho scelta e allora i miei soldi li spendo da altre parti ...e sto bene lo stesso

RemusRogue 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
Grande 👍 la penso come te 😉

Equalizer 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
Giusto commento, le commissioni andrebbero fatturate ESCLUSIVAMENTE a chi effettua il pagamento elettronico. Allora si 100 franchi verrebbero 100 franchi per davvero.

Frankeat 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
Fammi capire, prima dici che i clienti sono dei "furbetti" perché tanto le commissioni delle carte di credito le pagano i (piccoli) commercianti, venendo di fatto danneggiati. Poi però aggiungi che tu non vai volutamente alla manifestazione di Locarno (quindi di fatto danneggiandola) perché non ti permette di pagare a contanti? Se ho capito male il tuo messaggio, mi scuso.

Blobloblo 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
👍

fugu 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
Condivido appieno, invece sono in disaccordo con Frankeat. Uno non danneggia un commerciante che non accetta contanti, è il commerciante che si danneggia da solo. Non siamo ancora su Marte, i soldi contanti hanno valido corso, non c'è alcuna ragione di rifiutarli. Chi lo fa va boicottato senza pietà, e fosse per me potrebbe chiudere.

Spartan555 1 anno fa su tio
Risposta a CJ
CJ, anche io evito dove non si può pagare in contanti.
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