Questa nuova tecnologia potrebbe presto rivoluzionare il settore della costruzione. Se ne discuterà domani in un evento online.
LUGANO - Costruire un edificio con una stampa 3D. Sembra fantascienza. È già successo (vedi sotto). E presto (molto presto) potrebbe divenire una prassi consolidata. Questa tecnologia innovativa, infatti, sta iniziando ad affacciarsi (anche) nel settore dell'edilizia e potrebbe presto rivoluzionarlo.
Per parlare di stampa 3D e di edilizia sostenibile sul nostro territorio - con il Ticino che potrebbe fungere da traino per questa innovazione - la School of Disruption (SoD) ha deciso di organizzare un evento online (della durata di un'ora) che si terrà domani, giovedì 14 dicembre alle 21.00 (le iscrizioni possono essere fatte qui).
«Cambio di paradigma epocale» - A svelare questa nuova tecnologia, che potrebbe dare una risposta alla crescente domanda abitativa mondiale, ci saranno Bilal A. Baz, R&D Engineer alla Holcim, uno dei leader globali nella costruzione sostenibile e Alessandro Tassinari di Keeen, azienda che si occupa di stampa 3D. «L'adozione della tecnologia 3D nella costruzione - viene spiegato - non è solo possibile, ma anche un’opportunità di business premiante. Il suo utilizzo nel settore edile comporterà infatti un cambio di paradigma epocale, più vicino di quanto si è portati a credere e che gli operatori della filiera non possono più ignorare».
96.000 nuove abitazioni al giorno - Anche perché la richiesta di nuovi alloggi (anche in Ticino) è sempre più marcata e quelli di qualità non sono molti. «I numeri a livello mondiale sono spiazzanti», precisano dalla School fo Disruption. «Circa 3 miliardi di persone necessiteranno di alloggi adeguati entro il 2030». Per soddisfare questa domanda, sarebbe quindi necessario costruire ogni giorno ben 96.000 nuove abitazioni. «E in questo scenario - precisa la SoD - la stampa 3D accelera e rende più efficiente la crescita sostenibile nel settore delle costruzioni, ottimizzando le risorse e ampliando le possibilità creative».
Gli ostacoli - Per garantire un’adozione estesa di questa tecnologia, l’ostacolo più grande risiede nell’accettazione sociale e nel riconoscimento di questa tecnica come un’opportunità di mercato percorribile. «Ed è proprio per questo - conclude la SoD - è fondamentale parlarne, anche con gli operatori della filiera delle costruzioni. Per far capire loro che questa tecnologia è una possibilità concreta e tangibile e non un mero esercizio di stile».
Gli edifici già sorti (e quelli che sorgeranno) - L'edificio più grande al mondo prodotto con questa tecnologia si trova per ora a Dubai. Ma presto l'emirato potrebbero dover cedere il primato ai Grigioni. Nel 2024, infatti, dovrebbe venir terminata la "Torre bianca" di Mulegns che diverrà la più grande struttura al mondo realizzata interamente con la tecnica della stampa 3D. La torre, alta 30 metri e composta di 32 colonne di cemento, sarà realizzata con stampanti 3D al Politecnico federale di Zurigo.