Dura presa di posizione dell'Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori (APTdaiGP Svizzera)
BELLINZONA - «L'Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori (APTdaiGP Svizzera) critica fortemente i ricorsi presentati dalle organizzazioni ambientaliste contro la regolamentazione dei lupi ordinata dai Cantoni. Questi ricorsi si fanno beffa delle preoccupazioni delle regioni interessate, della sicurezza della popolazione e degli interessi dell'agricoltura». Inizia così la dura presa di posizione che l'associazione affida a un comunicato per portare alla luce gli effetti dei ricorsi contro i piani di regolazione preventiva dei lupi.
«Con questi ricorsi le associazioni ambientaliste silurano una legge elaborata politicamente e democraticamente dal Parlamento federale, contro la quale non avevano volontariamente lanciato un referendum e che consente una regolamentazione equilibrata del numero di lupi - si legge nella nota - la situazione attuale in diversi Cantoni svizzeri, in particolare nei Grigioni, nel Ticino e nel Vallese, dimostra chiaramente che la regolamentazione degli effettivi deve essere attuata immediatamente e senza ulteriori ritardi. I ricorsi presentati - argomentano - distruggono tutti gli sforzi e tutte le decisioni degli attori politici responsabili, vale a dire il Consiglio federale, il Parlamento federale, nonché i servizi e i Consigli cantonali e di Stato».
Per APTdaiGP Svizzera, «i ricorsi presentati peggiorano la situazione nelle regioni interessate e dove la popolazione di questi centri abitati desidera agire e garantire la propria sicurezza. Una parte dell’agricoltura, che contribuisce in modo decisivo alla preservazione e alla promozione della biodiversità attraverso il mantenimento dei paesaggi rurali, rischia di scomparire dalla scena con una simile procedura».
Scompariranno «anche molte altre specie animali e vegetali protette dalla Convenzione di Berna. L'abbandono di queste superfici avrà come conseguenze imboschimenti, smottamenti, colate detritiche, frane, valanghe ed altri pericoli imminenti dovuti ai danni provocati dal maltempo che saranno devastanti e causeranno milioni di franchi alla collettività pubblica». Questi pericoli - scrivono dall'associazione - non avranno un impatto solo sull’agricoltura ma in modo ancora più forte sul settore del turismo e anche su molte altre infrastrutture nei settori privato e pubblico».
Per questi motivi, «considerata l'importanza delle questioni in gioco, l'associazione chiede al Tribunale amministrativo federale di revocare immediatamente l'effetto sospensivo, per consentire ai Cantoni di attuare questa necessaria regolamentazione dei lupi».