La fondatrice e animatrice dal 1994 dell'associazione "Insieme per la Pace" è morta nella notte di martedì. Aveva ottant'anni.
LUGANO - Il Ticino piange Gabriella Caldelari. Docente della scuola dell'infanzia di professione - ha insegnato ad Arzo e Pazzallo - ma soprattutto persona dal grande cuore, si è spenta nella notte di martedì. Ad agosto aveva compiuto ottant'anni.
Caldelari era soprattutto conosciuta per aver fondato, nel 1994, l'associazione Insieme per la Pace, che si occupa delle vittime del genocidio e lotta per la rappacificazione delle etnie in Rwanda. In quel periodo è riuscita - insieme a Mariapia Fanfani - a salvare oltre cento bambini feriti da un genocidio che ha provocato almeno ottocentomila morti. Nell'estate dello stesso anno pubblica il racconto "Rwanda, per non dimenticare" e lascia definitivamente l'insegnamento per dedicarsi anima e corpo all'aiuto del Paese africano.
In quasi trent'anni di attività la sua associazione - per la cui fondazione Gabriella Caldelari aveva ricevuto il premio Giovanni Cansani nel 2016 - ha sostenuto attività con le vedove del genocidio, creando laboratori di cucito, produzione di ceste e borse, una banca di micro-credito, dando lavoro e possibilità di sussistenza a centinaia di persone.
L'associazione creata da Caldelari ha inoltre costruito una decina di acquedotti in diverse località del Paese e a partire dal 2011 ha dotato diversi villaggi della savana (ad agosto 2016 erano 42) di pompe idrauliche a energia solare che non necessitano di batterie di accumulazione. Infine grazie alle donazioni "Insieme per la Pace" distribuisce regolarmente mucche, capre, maiali e galline alle persone più bisognose.