L’assessore alla Polizia locale Catalano però precisa: «Non rispettare le regole non è una prerogativa elvetica».
VARESE - Divieto di sosta, passaggio col rosso ed eccesso di velocità: sono le principali violazioni commesse dalle macchine svizzere a Varese.
Ma, come si comprende dai numeri forniti dal Comune italiano, è molto alta la percentuale di contravvenzioni non pagate. Secondo i dati aggiornati al 30 novembre 2023, sono 501 i verbali varesini a danno di targhe rossocrociate. Di queste contravvenzioni, solo 97 sono state pagate. Al netto delle (poche) impugnate e contestate, sono 404, circa l'80 per cento, le sanzioni non saldate.
«In teoria - commenta l’assessore alla Polizia locale varesino Raffaele Catalano - conoscendo il luogo di residenza, si può inviare una ingiunzione di pagamento. Nei fatti, però, è complicato riuscire a far rientrare i soldi mancanti».
«Il carro attrezzi lariano? Non è il mio stile»
Lo scorso anno, il sindaco della vicina Como Alessandro Rapinese aveva dichiarato guerra ai "furbetti delle multe", promettendo l’istituzione di un carro attrezzi dedicato alle auto con targa svizzera parcheggiate in maniera indisciplinata. Un’uscita che aveva inevitabilmente portato a polemiche (a oggi, peraltro, non risulta esserci sul Lario un mezzo di rimozione esclusivo per chi viene da Nord).
È completamente diverso l’approccio di Catalano: «Non rientra nel mio stile - commenta - Io, comunque, ho fiducia nel senso civico delle persone. Non importa se siano italiane o straniere. Inoltre, il non rispetto delle regole non ha nazionalità: abbiamo affrontato situazioni di verbali pregressi non pagati che riguardavano macchine italiane». A questo proposito, i numeri di agosto forniti a Tio dalla polizia cantonale mostrano come sia alta la percentuale di violazioni di velocità commesse da cittadini stranieri sul territorio ticinese.
Le raccomandazioni del TCS
In generale, se l’infrazione commessa è riconosciuta, il TCS, da noi contattato, «raccomanda di pagare sempre la multa corrispondente entro i termini previsti, per evitare delle maggiorazioni eventuali che possono risultare da richiami». In Italia i veicoli immatricolati all’estero possono essere sequestrati «in caso di impossibilità o rifiuto di pagare la sanzione». Se la multa si salda direttamente all’agente, si può ottenere uno sconto immediato.
«È sempre consigliato conservare tutte le ricevute di pagamento», precisa il portavoce del TCS Massimo Gonnella: in questo modo si è al sicuro da eventuali contestazioni. «I pedaggi vanno in prescrizione solo dopo 10 anni - aggiunge Gonnella - Lo stesso vale per l’accesso alle zone a traffico limitato. Chi si inoltrasse in zone non consentite con il proprio veicolo rischia multe salate».
In generale, gli accordi di Schengen prevedono la possibilità di notificare le contravvenzioni ad automobilisti stranieri, quindi anche agli Svizzeri che si recano in un paese dell’Ue. Il rifiuto di pagare una multa può quindi portare a sanzioni più pesanti che possono arrivare fino all’immobilizzazione o al sequestro del veicolo.
«Lo stesso vale - continua Gonnella - anche per un eventuale ritiro di patente pronunciato da un’autorità straniera che può essere eseguito dalle autorità svizzere se l’infrazione in questione è considerata di media o alta gravità secondo il codice stradale elvetico».
Per chi si reca all’estero: ecco alcune informazioni utili fornite dal TCS
- Le multe devono essere notificate al detentore del veicolo entro un anno dall’infrazione commessa, con lettera raccomandata o con consegna a mano.
Il termine per il pagamento della multa può variare dai 5 ai 60 giorni dopo il ritiro della raccomandata, a seconda del paese. Lo stesso termine verrà applicato anche in caso di non ritiro della lettera.
- È possibile fare ricorso contre una sanzione entro i termini previsti dalla decisione dell’autorità competente del paese in questione, di solito nella lingua ufficiale di quel paese;
- Va rilevato che nel caso il ricorso venisse rigettato, la multa potrebbe in alcuni casi anche essere maggiorata fino al doppio della multa iniziale.
- Le multe devono sempre essere pagate direttamente ed esclusivamente alle autorità competenti e non a terzi come agenzie di incasso o avvocati che notificano delle multe. In tal senso il tribunale penale federale si è pronunciato qualche mese fa contro un’agenzia di incasso.