Dimas, 29enne in assistenza, segue una formazione presso il Tavolino Magico. Intanto è record di bisognosi. Il video dietro le quinte.
CADENAZZO - Era scivolato in assistenza. E grazie all’assistenza ora sta seguendo un apprendistato in logistica. Dimas, 29enne valmaggese di origini brasiliane, è uno dei tanti volti di Tavolino Magico. Alla centrale di Cadenazzo racconta la sua duplice quotidianità lavorativa. «Da una parte sto seguendo una formazione – dice con orgoglio –. Dall’altra mi rendo conto che sto facendo qualcosa di nobile. Mi creo un futuro e so di aiutare gli altri».
Tre tonnellate di cibo al giorno – Quella di Dimas è la storia di un giovane che sta piano piano ritrovando sicurezza e serenità. Alla centrale di Cadenazzo lavorano circa trenta persone che come lui sono prevalentemente in assistenza. «Ogni giorno – spiega Jerry Graci, responsabile delle risorse umane per Tavolino Magico – usciamo con i nostri camion e portiamo qui complessivamente tre tonnellate di cibo in esubero proveniente dalla grande distribuzione o dalle aziende alimentari. A quel punto inizia il processo di selezione della merce».
3'000 beneficiari a settimana – Non solo beni a lunga conservazione. «Anche merce fresca – sottolinea Dimas –. Per i latticini, ad esempio, dobbiamo mantenere la catena del freddo. Il cibo viene smistato e selezionato». «E poi riparte verso i nostri sedici punti vendita e le nostre venti mense – riprende Graci –. I beneficiari sono sempre di più. Abbiamo raggiunto quota 3'000 beneficiari a settimana, con una crescita di 200 unità rispetto allo scorso anno».
Sempre più precariato – «La precarietà in Ticino aumenta – fa notare Simonetta Caratti, portavoce di Tavolino Magico per la Svizzera italiana –. Così come aumentano le persone che ci chiedono aiuto. Le famiglie fanno fatica, ci sono rincari ovunque. Avere la possibilità di potere risparmiare sulla spesa settimanale e usare i soldi risparmiati per pagare le fatture può fare comodo».
E c’è chi si vergogna – Per alcuni fare la spesa (con un franco simbolico) presso uno dei sedici punti vendita di Tavolino Magico è ancora un tabù. «I nostri collaboratori al fronte creano un clima di grande umanità – precisa Caratti –. Soprattutto tra gli anziani però c’è un velo di vergogna. C’è chi fatica ad accettare di essere in uno stato di indigenza. Tra i giovani e le famiglie invece il bisogno è talmente urgente che la vergogna viene superata in fretta».