Dopo più di dieci anni di inattività oggi è stata riaperta l’area sciistica di Confin. Ecco le prime immagini
SAN BERNARDINO - Per San Bernardino quella odierna è una data da ricordare. Dopo uno stop di oltre 10 anni, infatti, gli impianti sciistici di Confin tornano in funzione. La riapertura, come noto, rientra nel piano dell'investitore ticinese Stefano Artioli, che con un investimento di 300 milioni di franchi vuole ridare vita e lustro alla località turistica.
La società San Bernardino Swiss Alps di Artioli, l'estate scorsa, ha acquisito le funivie e ha iniziato i lavori di rinnovamento.
La stazione di partenza Fracch-Confin Bas e le cabine presentano ora un nuovo design, moderno e rinnovato, e sono pronte ad accogliere gli appassionati di sci per questa stagione di rilancio. In questa prima fase è prevista la riattivazione della cabinovia Fracch-Confin, della seggiovia Pan de Zucher e dello skilift Lares, oltre all'aggiunta di due nuovi tapis roulants di collegamento nell’area di Confin Bas.
Lo skilift Tre Omen verrà riattivato nel corso della stagione, mentre lo skilift Rotondo sarà di nuovo operativo dal prossimo anno. Il comprensorio di Confin tornerà ad aggiungersi dopo anni all’area sciistica di Pian Cales, per un’offerta complessiva di circa 45 chilometri di piste, per gli sciatori di ogni livello.
Nel cuore del villaggio, la San Bernardino Sport Arena ospiterà una palestra attrezzata, con sala corsi e un'area pesi. Un'altra novità è il noleggio di biciclette elettriche per escursioni sulla neve. Inoltre è previsto anche uno spazio bimbi con giochi e servizio di babysitting così come attività e animazioni per tutta la famiglia.
Negli intenti di Stefano Artioli c'è la volontà di trasformare San Bernardino in un must per gli appassionati di sport invernali. La sua è una visione in grande, che agli impianti sciistici affianca tutta una serie di comfort di prim'ordine: dagli hotel a cinque stelle, alle spa, palestre, aree benessere e molto altro ancora. Sono previste anche ristrutturazioni di strutture alberghiere già esistenti, come quella dell'hotel “Brocco & Posta”, che dovrebbe essere ultimata entro questa stagione.
I lavori generali, invece, si protrarranno per un decennio. Come già annunciato, Artioli intende auto-finanziarne la prima fase per poi trovare eventuali investitori esterni.
Il suo progetto ricorda quello dell'imprenditore egiziano Samih Sawiris, che ad Andermatt UR ha realizzato sei alberghi, 500 appartamenti, strutture congressuali e un campo da golf e, collegando tre comprensori sciistici, ha dato vita alla Skiarena Andermatt-Sedrun.