L'ex pilota di Formula 1 accusa chi ha "sparato" per far festa. E poi la notte in Ticino, tra cani smarriti e il parere dell'esperto.
Ogni anno, il primo di gennaio, si ripete purtroppo la conta dei danni, degli incendi, degli scontri e purtroppo anche delle ferite e dei traumi che subiscono gli animali a causa dei botti di Capodanno.
E sul banco degli imputati finiscono quasi sempre loro, i petardi, che anche ieri hanno "scosso" l'intero cantone. Così ci si divide - come sempre - tra chi non vuole farne a meno e chi invece li detesta.
L'innesco della miccia della polemica avviene però in Germania, dove l'ex pilota di Formula 1 Ralf Schumacher, sui social, oggi ha pubblicato un post di accusa: «Grazie (...) a chi ha fatto esplodere dei potentissimi petardi» che hanno causato la morte dell'ungulato, poi postato in foto, che viveva nella sua fattoria a Kerpen.
Ma l'ex pilota ricorda anche che i mortaretti hanno causato il «panico dei cavalli, dei pony, dei maialini e di tanti altri poveri animali». Concludendo il post con un amaro messaggio indirizzato ai responsabili: «Potete essere orgogliosi di voi stessi».
La notte in Ticino
Per capire la cifra di quanto è avvenuto in Ticino abbiamo provato a interpellare i veterinari che operano 24 ore su 24 nel nostro cantone e che hanno svolto servizio di pronto soccorso, tra il 31 dicembre e l'1 gennaio. Contattati da noi, ad esempio sia il Ticino Animal Hospital di Manno, sia La Trinità di Cadempino, i medici di turno la notte erano oggi (giustamente) a riposo e quindi impossibilitati a parlare. Ergo un bilancio complessivo a oggi è prematuro.
In redazione però, nel frattempo tra ieri e oggi, arrivano le storie di cani smarriti, come Nala, meticcia, che a causa dei botti è sparita da Gnosca il 31 dicembre, per poi riapparire fortunatamente oggi (1 gennaio) a Giubiasco. E poi, ancora, il cane Ryu che «oggi alle 16 dalla zona fiume Maggia parte Locarno, si è spaventato per i botti», per poi smarrirsi. C'è poi chi, aprendo la porta di ingresso per uscire, si è trovato un uccellino morto davanti a casa, come accaduto questa mattina a Castel San Pietro paese. Ma gli esempi sarebbero tanti.
«Stanotte è andata tutto sommato abbastanza bene»
Dunque per fare il punto già da subito non ci scoraggiamo e raggiungiamo telefonicamente chi nel Sottoceneri si occupa gratuitamente di salvataggio e recupero di animali, domestici e selvatici. E la risposta è tutto sommato confortante.
«Stanotte è andata abbastanza bene rispetto agli anni passati, quando la ricerca di cani dispersi era una costante», spiega Gianni Aiani, presidente di Associazione Soccorso Animali del Medrisiotto, che si occupa di mettere in salvo da situazioni di pericolo «qualsiasi tipo di animale».
«Così - continua Aiani - a tarda notte siamo dovuti intervenire solo per recuperare un gatto investito a bordo strada a Novazzano, forse era spaventato e aveva perso l'orientamento. Fortunatamente l'animale è stato poi riconsegnato, in vita e solo un po' intontito, alla sua padrona».
Dunque per il professionista no profit del soccorso agli animali in questo fine anno le cose sono andate meglio. «Sì, forse la gente ha capito che in questi giorni si devono tenere i propri animali all'interno, in luoghi protetti».
Infine un appello che riguarda la quotidianità. «Chiunque suo malgrado dovesse investire un animale può chiamarci a costo zero, noi interveniamo immediatamente. Bisogna attivare i soccorsi velocemente però, fatelo, chiamateci a qualsiasi ora al numero di picchetto: 0786912539».
Quanto invece ai botti di fine anno resta arduo stabilire il confine esatto tra dove termina il diritto a divertirsi e inizia quello della sicurezza e della salute degli animali.