Anche 60 centesimi di differenza fra le pompe sull'A2 e le altre. I motivi? Sono tanti e sì, un po' c'entra anche la "strategia".
SAVOSA - Due pompe di benzina a 300 metri in linea di distanza. La differenza di prezzo fra l'una e l'altra è di circa 60 centesimi al litro. No, la frontiera non c'entra niente: una si trova sulla A2 e l'altra su una normalissima strada cantonale.
Non è certo una novità il fatto che la benzina in autostrada sia più cara di quella che si trova negli altri distributori. Durante queste Feste però la discrepanza è saltata all'occhio di diversi lettori: «Possibile che a quelle pompe si arrivi a ridosso dei 2 franchi e 40? E qual è il motivo?», ci hanno chiesto dal Mendrisiotto.
Per tentare di capirlo abbiamo preso in causa il Tcs, che con il suo Radar prezzo della benzina monitora la situazione su tutto il territorio nazionale.
Quello che emerge è che le pompe presenti sulla A2 e sul territorio ticinese sono fra le più care - se non le più care - di tutta la Svizzera con 2,39 franchi al litro per la senza piombo a Coldrerio, Bellinzona nord (a Bellinzona sud è di 2,38), Stalvedro. A Quinto, invece, lievitano attorno ai 2,15. Situazione invece "normale" sulla A13, con 1,77 al litro alla stazione di Campagnola (direzione sud).
Tutti i dati, va puntualizzato, risalgono all'ultima rilevazione ovvero a circa 7 giorni fa.
Detto questo, come si spiegano allora questi maxi-prezzi nostrani? In realtà, come ci conferma Massimo Gonnella del Tcs i motivi sono diversi, e complessi.
Una parte c'entrano i costi extra che le aree di servizio devono sobbarcarsi e che finiscono per "pesare" sulle tariffe alla colonnina: «La rete autostradale svizzera e le aree di servizio annesse sono di competenza dell’Ustra. L’ente federale dà in gestione ai privati le aree di servizio e si occupa della manutenzione dell’infrastruttura stradale a ridosso delle stesse - per esempio lo sgombero della neve, lo spargimento del sale, eccetera - e per questi servizi percepisce dei pagamenti che i gestori dei distributori di benzina recuperano (in parte) con una maggiorazione di qualche centesimo del prezzo al litro», spiega Gonnella, «inoltre, va tenuto conto dei costi di locazione al metro quadro che i gestori devono versare per la loro presenza su queste aree, che possono differire in base alla posizione strategica e al volume di traffico su quel tratto di autostrada».
Ovviamente, però, non è tutto lì e c'è anche un po' di “strategia”: «A influire in maniera importante sul prezzo è senz'altro anche l'offerta e domanda e sulla rete autostradale la prima supera di gran lunga la seconda. Basti pensare che in Svizzera si contano all’incirca 4'000 pompe di benzina, mentre su tutta la rete autostradale nazionale le aree di servizio sono solo una cinquantina».
In questo senso il Ticino è in una posizione particolarmente nevralgica - a un passo dall'Italia e poco dopo il San Gottardo - e spesso viene scelto come meta per un pit-stop per chi si sposta per le vacanze, prima di avventurarsi oltreconfine.
Proprio parlando di viaggi, quando vale la pena lasciare l'autostrada per fare rifornimento e quando invece no? «Vale la regola che noi chiamiamo “dei 3 cinque”, ovvero non più di 5 km di deviazione (sola andata) per un risparmio di 5 centesimi al litro per un pieno da 50 litri di carburante. Se vi trovate all'estero potete cercare servizi analoghi al radar Tcs Prezzo della benzina, e ricordate che il prezzo alle colonnine può sempre subire variazioni dell'ultimo minuto».