I promotori auspicano che piccole inziative locali come questa si moltiplichino.
SESSA - Domenica 7 gennaio circa 200 persone si sono riunite a Sessa, paese di origine del Consigliere federale Ignazio Cassis, per manifestare contro la guerra e per le vittime del attuale conflitto in Palestina.
L’intento della manifestazione era di far pervenire un messaggio al governo federale affinché si adoperi per un cessate il fuoco immediato, per la liberazione di tutti gli ostaggi e perché possano giungere alla popolazione palestinese aiuti umanitari urgenti.
I manifestanti chiedevano inoltre di promuovere una mediazione tra le parti per una pace equa e duratura rispettosa dei diritti fondamentali dei popoli coinvolti.
Il corteo ha attraversato silenziosamente il paese di Sessa partendo dalla chiesa di San Martino, con una sosta di fronte agli uffici comunali. In tre momenti di riflessione che hanno scandito la manifestazione si è evidenziata la necessità di superare l’indifferenza di fronte alla sempre maggiore disumanizzazione della guerra, al disprezzo per le vite umane e alle violazioni del diritto internazionale umanitario.
Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro civili israeliani è stato condannato fermamente, ma altrettanto lo è stata la terribile e sproporzionata violenza scatenata dall’esercito israeliano contro la popolazione civile della Palestina.
I partecipanti hanno evidenziato la necessità di impegnarsi per la costruzione di una pace giusta che garantisca giustizia e rispetto dei diritti dei popoli coinvolti.
«I promotori - tra loro Maria Sole Martini Giovannoli, Graziella Corti, Andrea Pozzi - auspicano che piccole iniziative locali come questa si moltiplichino e che le associazioni politiche e culturali, le parrocchie, i gruppi sociali e i privati cittadini si mobilitino in favore della giustizia e della pace».
Graziella Corti
Andrea Pozzi