La curiosa attività di Stefano Fabbian. Con legno, lana di pecora e sughero ridà una seconda vita ecologica a vecchi veicoli da rottamare.
PONTO VALENTINO (ACQUAROSSA) - Legno. Lana di pecora. Sughero. Sono gli ingredienti con cui Stefano Fabbian, 47enne di Ponto Valentino (Acquarossa), trasforma vecchi furgoni in bio camper di alta qualità. Vere e proprie case su quattro ruote. In cui l'ecosostenibilità è la parola d'ordine. «Sono falegname – spiega Fabbian –. Ho sempre avuto la passione per il legno. E anche quella per i motori, in particolare per i van. Le ho unite».
Dalla cucinetta al tettuccio romantico – Un letto a due piazze. La cucinetta coi vari accessori. Il tavolino. Un garage incorporato. Un tettuccio romantico per vedere le stelle. Nei bio camper creati da Fabbian si può vivere. Il legno è di provenienza svizzera e in parte italiana. La lana arriva da suolo elvetico. Il sughero dal Portogallo o dalla Sardegna. E i van? «Questi sono furgoni che sarebbero condannati alla rottamazione. Io li trovo spesso in vendita su internet. Oppure su vari circuiti. Dipende sempre anche da cosa i miei clienti cercano».
Libertà e rispetto dell'ambiente – Ma chi sono i clienti di questo simpatico 47enne che, come si nota dal video realizzato da Tio/20Minuti, vive in un paesaggio a dir poco bucolico? «Persone che desiderano avere un veicolo che assicuri loro una certa libertà di movimento. Ma si tratta anche di gente che vuole fermamente rispettare l'ambiente. Non sono per forza persone ricche o alternative. Anzi».
Materiali biodegradabili o riciclabili – La falegnameria e il magazzino sono a Bellinzona. Il luogo in cui sognare è a Ponto Valentino. «Qui ideo mentalmente le mie opere. È un posto che stimola creatività e fantasia. Anche se non distoglie la mia attenzione dalle priorità. Io utilizzo materiale biocompatibile ed eco sostenibile. Materiale che altrove, nella grande industria, viene poco considerato. A "fine vita" quello che io uso è tutto biodegradabile. O riutilizzabile. Nel mio piccolo cerco di dare un contributo tangibile all'ambiente».
Il dubbio – Qualcuno potrebbe avere da ridire sul fatto che, comunque, una vettura più datata consumi parecchio rispetto a una più moderna. Fabbian è scettico. «Per estrarre certi materiali necessari per le auto nuove si fanno un sacco di guai – sostiene –. Invece nel caso dei veicoli che riciclo i materiali sono già in circolazione. Non devono più essere estratti. L'impatto sull'ambiente non c'è. I consumi? Non si tratta comunque di furgoni vecchissimi. La differenza è relativa. Stiamo parlando di van di seconda o terza mano, ma comunque non preistorici».