Nell'icontro presentati i progetti e le partnership istituzionali promossi tra la SUPSI e alcune università cinesi.
LUGANO - Il sindaco Michele Foletti ha ricevuto ieri pomeriggio a Palazzo Civico una delegazione dell’Università Tsinghua di Pechino, guidata dal Rettore Prof. Li Luming. All'incontro erano presenti anche Franco Gervasoni, Direttore della Scuola Universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), Claudio Boër, già Vice Presidente della SUPSI e Kim Hildebrant, Presidente della Franklin University. Obiettico: approfondire da parte dei cinesi la conoscenza del sistema universitario ticinese e le possibilità di collaborazioni in ambiti di interesse comune.
«Il ruolo del mondo accademico come incubatore d'innovazione e promotore dello sviluppo di nuovi ecosistemi imprenditoriali è fondamentale - ha sottolineato il Sindaco Michele Foletti - La Città di Lugano è attenta a valorizzare il sapere accademico e a incoraggiare il confronto con diversi portatori di interesse: realtà scientifiche, universitarie e imprenditoriali. Sosteniamo lo sviluppo di una solida rete di relazioni accademiche con università svizzere ed estere. La presenza a Lugano di un polo universitario di eccellenza e multidisciplinare, che punta sulla ricerca è fondamentale per poter dare il necessario apporto di conoscenze e di innovazione utili alla crescita sociale e allo sviluppo del tessuto industriale e aziendale».
Durante l’incontro sono stati in particolare presentati i progetti e le partnership istituzionali promossi tra la SUPSI e alcune università cinesi. Il valore delle relazioni con la Cina risiede nello scambio di conoscenze, nella sensibilizzazione di studenti e docenti svizzeri alle tendenze di un Paese emergente in forte crescita e tra i più produttivi e innovativi. L’Università Tsinghua di Pechino, conosciuta come l’Harvard della Cina”, è stata fondata nel 1911 e oggi conta 21 scuole e 59 dipartimenti, con circa 60'000 studenti: nel corso della sua storia secolare, ha saputo produrre e conservare un grande livello scientifico e culturale, che la situa tra le più prestigiose università del mondo, e sostenere la collaborazione e gli scambi internazionali. Il Campus, situato nell’antico sito dei giardini imperiali di epoca Ming, annovera anche il nuovo Museo dell’Università e la Biblioteca che sono stati progettati dall’architetto ticinese Mario Botta.