Stranociada: domenica si attende il pienone per la risottata. Gli aneddoti del veterano Plinio Luconi e di Elisa Bazzi, "figlia d'arte".
LOCARNO - «Sì. Una volta c'era l'ansia da luganighe». Plinio Luconi, 69 anni, è una memoria storica della Stranociada, giunta alla 24esima edizione. E nel lanciare la risottata popolare del carnevale locarnese che si terrà domenica in Piazza Grande ricorda come negli anni '90 le cose erano ben diverse. «Ora la risottata chiude tre giorni di carnevale. Mentre quando abbiamo iniziato noi era praticamente l'unico evento. La Stranociada consisteva nella risottata. Iniziava e finiva tutto con quella».
Una questione di calendario – Non è l'unico aneddoto rievocato da Luconi. «Fino a qualche anno fa la Stranociada era in concomitanza col Rabadan di Bellinzona. Dunque verso la fine di tutti i carnevali. La sera prima della risottata andavi a dormire col pensiero. Cosa sarebbe successo in caso di cattivo tempo? Ora, avendo anticipato i tempi, se dovessero avanzare delle luganighe a causa del maltempo possono essere vendute agli altri carnevali. Nel nostro caso invece c'era tanta pressione. Di carnevali sul calendario ne restavano ben pochi. Solo gli ambrosiani. Rischiavamo di ritrovarci con centinaia di luganighe non consumate e da pagare».
«Il Covid ci ha dato una mano» – La risottata della Stranociada si è quasi sempre svolta in Città Vecchia, più precisamente in Piazza Sant'Antonio. Diversi i tentativi di portarla in Piazza Grande nel corso dei decenni. Tutti falliti. L'unico tentativo andato a segno è stato quello del nuovo comitato, di cui fa parte la 34enne Elisa Bazzi.
«Siamo anche stati un po' fortunati – ammette –. Si stava uscendo dall'apice della pandemia. La gente aveva tanta voglia di uscire, di tornare a stare insieme. E quindi anche per questo la nostra risottata dislocata in Piazza Grande ha avuto così tanto successo. Registrando numeri altissimi a livello di partecipanti».
Si prevede una domenica da "tutto esaurito" – Per questa domenica sono previste temperature piuttosto primaverili. In Piazza Grande sono attese circa 4'000 persone. Il prezzo, 6 franchi a piatto, unitamente al mix tra occasione di svago e bel tempo, potrebbe attirare la folla delle grandi occasioni.
La cucina reggerà l'urto? «Lo scorso anno – ricorda Elisa, "figlia d'arte" (suo padre faceva a sua volta parte del comitato del carnevale locarnese) – c'era stato qualche disguido. Erano arrivate tantissime persone. E c'era chi era andato a casa a pancia vuota. Le esperienze però aiutano a migliorarsi. Quest'anno ci faremo trovare pronti. Abbiamo pensato a tutto. Anche per gestire le code».