Sono in tanti a trascinarsela da settimane. E quando la guarigione sembra cosa fatta, il problema si ripresenta. Cosa sta succedendo?
LUGANO - Tutti in coda dal medico. Poi la convalescenza. Il ritorno alla vita normale. E il problema che si ripresenta poco dopo. Tosse, tosse e ancora tosse. Con un corollario di raffreddore e febbre da capogiro. È un inverno che sembra non finire mai per tanta gente. Figlio anche della pandemia. «Il Covid è ancora in giro – precisa Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici ticinesi –. Ma poi circolano diversi altri virus. I sistemi immunitari non fanno in tempo a riprendersi. Si passa da un’infezione virale all’altra».
Bronchi irritabili a lungo – Sono soprattutto i bronchi a essere presi d’assalto. Lo conferma Pietro Gianella, specialista in pneumologia presso lo studio Medici Specialisti di Lugano. «Notiamo alcune tipologie di pazienti: tanti passano da un virus all’altro, appunto. Altri invece restano particolarmente segnati dal periodo di malattia che può variare da 7 a 10 giorni. Tanto che i loro bronchi rimangono irritabili. E così si tossisce al minimo stimolo. Anche se non si tratta di pazienti asmatici, la cura spesso è simile a quella per le persone con asma. Con trattamenti mirati per ripristinare una situazione sana».
Senza un vero autunno – Non siamo nemmeno a febbraio e ci sono persone che si sono già ammalate quattro o cinque volte. «Calcoliamo – riprende Denti – che non abbiamo avuto un vero autunno. Fino alla fine di ottobre faceva un caldo fuori dal normale. Poi di colpo è arrivato il freddo. E tanta gente attorno all’inizio di novembre si è ammalata. Soprattutto di Covid. L’apice, per quanto riguarda il coronavirus, è arrivato sotto le feste di Natale. Adesso la curva sta decrescendo, ma nel frattempo ci siamo trovati confrontati in modo importante con l'influenza. Con questa miscela di virus in circolazione è possibile ammalarsi più volte, è lampante».
Il ruolo del Covid – Dal 2020 con l’arrivo della pandemia da Covid-19 siamo diventati generalmente più sensibili alle malattie del sistema respiratorio? «Il Covid – sostiene Gianella – ha sicuramente portato un’incognita in più. Non eravamo abituati a fare i conti con questo mix nel corso degli inverni che hanno preceduto la pandemia. Difficile dire se il Covid abbia danneggiato il sistema immunitario di alcuni. Di certo ci sono situazioni che si stanno protraendo a lungo. E ci sono persone che sono diventate più sensibili a determinati problemi».