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CANTONE«C'è chi ha il lupo nel garage di casa»

31.01.24 - 06:30
Agricoltori di montagna sempre più frustrati. Ma altrove si sta peggio. Lo dice Federico Tettamanti, organizzatore di due eventi sul tema.
Federico Tettamanti
«C'è chi ha il lupo nel garage di casa»
Agricoltori di montagna sempre più frustrati. Ma altrove si sta peggio. Lo dice Federico Tettamanti, organizzatore di due eventi sul tema.

Dalla Toscana al Veneto. A Bellinzona e a Magadino si parla di gestione del lupo in Italia nel prossimo weekend. Con due eventi organizzati dalla Tavola Rotonda Grandi Carnivori. Federico Tettamanti, responsabile di Studio Alpino, a cui il WWF ha dato il mandato di organizzare gli eventi, racconta perché è importante guardare oltre i confini rossocrociati.

Che senso ha organizzare eventi che parlano di realtà remote quando qui le cose vanno al rallentatore?
«Io ho raggiunto il mio obiettivo se il contadino dopo avere assistito all'evento si dice "Ah, c'è chi sta peggio di me". In alcune zone dell'Italia, come ad esempio in Toscana, il lupo non riguarda più solo l'agricoltura di montagna. Bensì tutta la popolazione. C'è chi si ritrova il lupo nel garage o nel sottoscala».

D'accordo. Ma un contadino ticinese vedendo che si discute d'altro al posto di risolvere i problemi locali potrebbe sentirsi preso in giro.
«Non penso proprio. Non è assolutamente quello lo scopo. Dobbiamo diffondere consapevolezza. Essere trasparenti. È utile vedere scenari che si verificano altrove. Per non pensare di essere gli unici al mondo ad avere determinati problemi. Prendiamo in considerazione dei casi italiani per una questione di lingua. Avremmo potuto puntare anche su altre nazioni».

Anche in Italia il lupo è super protetto.
«In Italia non si può cacciare il lupo. Ma il tasso di bracconaggio è altissimo». 

Questo denota un problema generale. Qual è la sua opinione?
«Io sono per la regolazione del lupo. Ovvio. Con criterio. La presenza del lupo in natura va gestita e resa compatibile con gli allevamenti».

I contadini della Svizzera italiana si sentono un po' abbandonati.
«Li capisco. C'è questa sensazione e non si può negare».

In particolare le misure proposte dalle autorità per contenere gli effetti del lupo sembrano non essere adatte alla situazione del territorio.
«Anche qui c'è del vero. In alcune aree da noi non puoi fare recinti ad esempio. Il territorio è troppo montagnoso. Il discorso dei cani da protezione inoltre è ancora aperto. C'è il problema del passaggio degli escursionisti. È una convivenza non evidente».

Intanto il Gruppo Uomo e Biodiversità invita a manifestare contro il massacro dei lupi in Svizzera, sabato 10 febbraio a Berna.
«La situazione è complessa. Va trovato un equilibrio. Senza estremizzazioni. Quello del lupo è un tema facilmente polarizzabile dal profilo emotivo».

Chi ha già vissuto un attacco del lupo si sente col morale a terra e incompreso.
«Lo so. Ed è giusto dare voce anche a queste persone. Lo faremo in uno dei nostri prossimi appuntamenti. Subire un attacco del lupo segna l'agricoltore dal punto di vista psicologico».

Ricordiamo i due appuntamenti del weekend?
«Il primo, venerdì 2 febbraio alle 20.15 presso l'Auditorioum di Banca Stato a Bellinzona, vedrà i due esperti Marco Apollonio e Duccio Berzi raccontare la situazione del lupo in Italia. Il secondo, sabato 3 febbraio alle 14 presso il Salone Comunale di Magadino, prevede la proiezione del documentario "Lupo Uno-Gestione proattiva del lupo in Veneto"».

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COMMENTI
 

TonyPalloni 10 mesi fa su tio
un bel porte aperte di questi alleva menti, darebbe la giusta dimensione al tutto.

Mat78 10 mesi fa su tio
Ma quando finalmente capiremo che sono i nostri allevamenti che devono essere compatibili con la natura e non viceversa!

littli 10 mesi fa su tio
VIVA IL LUPO VIVO ORA E PER SEMPRE OVUNQUE E DOVUNQUE

littli 10 mesi fa su tio
Risposta a littli
sono e sarò sempre dalla parte del lupo contro tutti.

Zeno 10 mesi fa su tio
Contadini passate all'autodifesa come in altre parti del Mondo.

Glory 10 mesi fa su tio
Io propongo di togliere i risarcimenti agli pseudo allevatori e di bannare le entrate in bettola e vediamo se si svegliano un pò. Piagnistei a Berna solo questo sanno fare gli allevatori seri non li trovi sui social!!!E ne conosco parecchi di gente seria che non chiede un cts a Berna ma lavora !!!

Fabvan 10 mesi fa su tio
La frase "la presenza del lupo in natura va gestita e resa compatibile con gli allevamenti" non é diversa che la frase la presenza degli alberi va resa compatibile con le coltivazioni, oppure la presenza dei boschi va resa compatibile con le case, oppure la presenza degli uccelli va resa compatibile con gli aerei. É il pensiero tipico arrogante dell'uomo e contrario a quello che si dovrebbe avere. L'uomo dovrebbe adeguarsi alla natura, non adeguare la natura a se. È proprio questa arroganza che ci ha portati allo scempio che assistiamo. Io mi chiedo come si possa ancora ragionare in questo modo. Il lupo è stato sterminato ma è giusto che torni nel numero che la natura, e non noi, decida essere corretto.

Rigel 10 mesi fa su tio
Risposta a Fabvan
Sa una cosa? Propongo di tornare al tempo in cui si viveva nelle caverne: niente costruzioni, campi, strade.. niente a disturbare la natura. Non nego che l'uomo abbia usato male quanto ricevuto in dotazione, ma è sempre la natura che ha fatto in modo di dotarlo di cervello e capacità che gli consentano di sfruttarla. Non ha ricevuto né artigli, nè pelliccia, nè velocità... per sopravvivere ha ricevuto la capacità di adattare l'ambiente alle sue necessità.

Fabvan 10 mesi fa su tio
Risposta a Rigel
Io invece propongo una società futuristica altramente sviluppata che ha inventato un modo facile ed economico per proteggere adeguatamente le bestie senza ucciderne altre, che ha cambiato la propria dieta basandosi molto meno sugli animali "da reddito", e dove la tecnologia è così sviluppata sulla base delle conoscenze della natura circostante da avere un impatto minimo sul suo equilibrio. Ad esempio una società dove la fusione nucleare sicura ci permette di riprodurre piccoli soli e avere energia infinita. Dove le case sono architettate in modo da integrarsi nell'ambiente circostante e di "respirare". Forse non ci aveva pensato vero?

IISimoneII 10 mesi fa su tio
Risposta a Fabvan
Bella la società futuristica utopica! Non capisco una cosa però... Perché si può sottrarre terreno vitale a qualsiasi animale per coltivare qualsiasi cosa ma non si può togliere terreno al lupo per allevare animali? Se pianti grano o insalata non lasci pascolare cervi e simili che rovinano la tua coltura o sbaglio? Se arriva il castoro che costruisce una diga che ti allaga campi e casa lasci che la natura faccia il suo corso? L'uomo, come qualsiasi essere vivente, non deve rispettare gli animali ma la natura e per farlo dovrebbe vivere di quello che la natura offre, quindi si, vuol proprio dire tornare ai tempi delle caverne....

raspadori 10 mesi fa su tio
Ma che ragionamento è «Io ho raggiunto il mio obiettivo se il contadino dopo avere assistito all'evento si dice "Ah, c'è chi sta peggio di me".???? E poi? A cosa serve??
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