Il sindacato VPOD contro la decisione di non rivedere i criteri per garantire ospiti e personale delle case anziani.
BELLINZONA - «Il Parlamento ticinese non vuole ripensare il finanziamento alle case per anziani al fine di garantire una migliore presa a carico degli ospiti e un minor sovraccarico/stress del personale». A dirlo il VPOD senza mezzi termini.
«Il Gran Consiglio ha dato un’ennesima sberla al personale delle case anziani e agli organi che le dirigono. Infatti ha accolto, con 56 voti favorevoli, 24 contrari e un’astensione, le conclusioni del rapporto commissionale di maggioranza n. 7963R del 26 o-obre 2023 della Commissione sanità e sicurezza sociale (relatore: Alessandro Mazzoleni) che invitano il Gran Consiglio a ritenere evasa la mozione 11 dicembre 2019 presentata da Raoul Ghisle-a e cofirmatari (ripresa da Laura Riget) “Per un finanziamento che garansca una migliore presa a carico degli ospi delle case anziani in Ticino e un minor sovraccarico/stress del personale», sottolinea il sindacato.
E dopo il duro esordio, il comuncato procede scendendo nei dettagli. «A favore della mozione si è schierato il rapporto di minoranza della granconsigliera e sindacalista VPOD Giulia Petralli, che tra le altre cose chiedeva di rivedere il modello di calcolo delle risorse di personale in uso (RAIRUG): esso infatti non tiene conto della situazione di stress del personale e non permette di ascoltare e dialogare abbastanza con gli ospiti. Inoltre, il rapporto Petralli chiedeva di migliorare la dotazione di personale infermieristico o nei reparti cure acute transitorie e Alzheimer; di coprire le assenze per gravidanza, malattia e infortunio del personale. L’opposizione alla mozione da parte del Governo e della maggioranza del Parlamento deriva dal fatto che nel 2020 era già stato adottato un nuovo pacchetto di miglioramento (che aveva ripercussioni sul personale sia curante che non e adeguava alcuni costi d'esercizio) dall’impatto totale annuo di 12,9 milioni di franchi. All’interno del pacchetto veniva anche posto un adeguamento dei parametri di calcolo della dotazione di personale curante in seguito all’introduzione nel RAI-NH della nuova scala di valutazione “CH-Index 2016. Una nuova scala che ha effettivamente evidenziato la necessità di aumentare i tempi di presa in carico per determinati iso-gruppi di ospiti, come per quella affetti da disturbi cognitivi», aggiunge la nota.
Nonostante questi correttivi, però, la situazione del finanziamento delle case per anziani e della presa a carico degli ospiti «rimane molto problematica. Proprio a testimonianza di ciò, a marzo 2023, attraverso una petizione firmata da circa 1'300 dipendenti, i Sindacati hanno richiesto, tra le varie cose, di aggiornare gli strumenti di calcolo per determinare il personale necessario nei reparti, ritenuto ancora nettamente insufficiente. Queste rivendicazioni sono state ribadite anche durante l’assemblea delle Commissioni interne del personale riunitosi a Sementina il 22 settembre 2023. Infine, anche l’Associazione dei direttori delle case anziani (ADICASI) ha di recente comunicato che il contratto di prestazioni con gli attuali costi standard non copre i costi reali sostenuti dalle strutture. Il voto del Parlamento è scandaloso e si allinea alla filosofia deleteria del preventivo 2024, che taglia sulle case anziani e sugli altri enti sociosanitari sussidiati», si chiude la presa di posizione.