Lo sdegno di una paziente verso il suo dottore dopo una risposta inerente un'intolleranza. L'Ordine dei medici: «Il tempo ha un valore».
BELLINZONA - «Mi ha fatturato 17 franchi e 30 centesimi per una mail di una riga». È in sintesi lo sdegno di una paziente del Bellinzonese nei confronti del suo dottore. La donna era in un cura per una questione legata a eventuali intolleranze alimentari. Dopo diverse sedute, chiede al medico via posta elettronica se proseguire o meno il trattamento. La risposta stringatissima arriva nei giorni successivi.
«Non ci potevo credere» – «Sono senza parole – dice la paziente –. E poi ci chiediamo perché i premi della cassa malati salgono? Io sono stata più volte in seduta da questo dottore. Penso sia stato ampiamente ricompensato per le sue prestazioni. Quando ho visto che la cassa dei medici mi riportava una fattura per quella mail non ci potevo credere».
Un tema caldo – Non si tratta del primo caso polemico relativo a questa tematica. Anzi. Il tema torna spesso d'attualità. Qual è il confine del buonsenso? «Un bravo dottore – replica Franco Denti, presidente dell'Ordine dei medici ticinesi – deve anche potere pagare le spese legate alla sua attività. Ed essere remunerato per quello che fa. Una semplice mail di risposta, per quanto possa sembrare a prima vista un gesto immediato e privo di sforzi, comporta comunque la responsabilità di ciò che si scrive».
Cosa dice il tariffario medico – Il medico diligente, indipendentemente dal mezzo di comunicazione che utilizza, si prende il tempo per esaminare la richiesta, consultare la cartella medica e dare una risposta. «Seppur concisa – ritiene Denti –, conterrà un’indicazione professionale di cui si assumerà la piena responsabilità. Tecnicamente l’attuale tariffario medico (Tarmed) prevede la possibilità di fatturare le mail ai pazienti». Le posizioni tariffali di riferimento sono quelle relative alla consultazione telefonica del medico. «In particolare relativamente ai primi cinque minuti di consultazione».
Il calcolo funziona così – La posizione in questione, prevede, come per tutte le posizioni, un punto medico (PM), che in questo caso ammonta a 10.42 e un punto tecnico (PT), che in questo caso è di 8.19. «La somma del PM e del PT – sottolinea Denti – dà un totale di 18.61 punti. Per calcolare il valore economico dei "punti Tarmed", si moltiplicano per il valore del punto (VPT), che in Ticino è di 0.93 centesimi. Si ottengono così i 17 franchi e 30 che il dottore in questione ha fatturato alla paziente per l’invio della mail».
Tranche da 5 minuti – Una mail che non dice granché. Visto il contenuto il medico avrebbe dovuto chiudere un occhio? «Ha fatturato la tranche di 5 minuti di lavoro per rispondere alla mail della sua paziente. Mi sembra ragionevole. Anche se avesse voluto esporre in fattura meno minuti, l’attuale Tarmed non glielo avrebbe permesso. Perché è strutturato in tranche da 5 minuti. Il nuovo Tardoc, attualmente “bloccato” dall’Ufficio federale di sanità, permetterà invece di esporre le prestazioni in singoli minuti».
Chiusura polemica – A Denti i ripetuti attacchi ai medici su questo tema non piacciono. Per niente. E infatti conclude con una replica ficcante. «Il garage a cui ho portato l’auto per un problema al motore mi ha fatto pagare 180 franchi per un'ora: 15 franchi ogni 5 minuti. Il tempo ha un valore. Per tutti».