Al terzo giorno di discussione è arrivato il "sì" del Parlamento.
BELLINZONA - Alla fine, al terzo giorno di discussioni (e con quasi due mesi di ritardo), il Gran Consiglio ha approvato - con 46 voti a favore, 36 contrari e 2 astenuti - il preventivo 2024.
Nonostante le incertezze e le differenti vedute, manifestate a più riprese anche in aula, il fronte formato da PLR, Lega e Centro ha tenuto.
Inizialmente fissato a 95 milioni, il rapporto di maggioranza ha rivisto al rialzo il disavanzo, salito a 122 milioni. Ora, al termine della discussione, il deficit è salito a circa 130 milioni e 800 mila franchi (il freno al disavanzo scatta a 132.7).
Poco dopo la votazione che ha dato il via libera al controverso Preventivo 2024 fioccano le reazioni dei differenti schieramenti politici.
Netto il giudizio dell’UDC - «Il Gran Consiglio non ha voluto saperne dei nostri emendamenti utili a risparmiare 80 milioni e così salvare il salvabile, ma ha spinto sui contribuenti fino a un debito di 130 milioni di franchi», fanno sapere in una dettagliata nota stampa.
«Per questa ragione non abbiamo votato il Preventivo 2024 e ci opporremo ad ogni spesa pubblica in ogni ambito finché il Governo e la maggioranza della Commissione delle finanze non si sbrigheranno a elaborare un piano B attuabile», aggiunge l'UDC che prefigura tempi cupi. «Dopo questo Preventivo disastroso ci dobbiamo preparare all’aumento delle imposte. I contribuenti possono ringraziare PLR-Lega-Centro e Sinistra di questo disastroso annuncio». Infine è stato rimarcato come fosse pronto un pacchetto di risparmi che avrebbe dato respiro alle finanze pubbliche che devono rientrare verso il pareggio entro il 2025, secondo la volontà popolare.
«L'obiettivo ora è quello di evitare un deficit di oltre 300 milioni nel 2027, un disastro finanziario mai visto prima. Siamo passati da un deficit di 95 milioni previsto dal Governo a un deficit di 122 mio uscito dalla Commissione della gestione per finire con un deficit di 130 milioni in aula del Gran Consiglio! Per coerenza e responsabilità, il gruppo UDC si è astenuto su tutti gli oltre 70 emendamenti (ossia richieste di soldi) al Preventivo 2024»
Il sindacato - Anche l’OCST è entrato senza esitazione nel dibattito. «Siamo delusi che la politica non abbia colto l’emendamento promosso dal sindacato in merito al riconoscimento del rincaro. È poi totalmente inascoltato il sacrificio provocato dai tagli nell’ambito sociosanitario e socio educativo con il personale già oberato da grandi sacrifici ed è evidente a tutti che le necessità in questi ambiti sono in crescita», spiegano. La conclusione è senza mezzi termini. «Siamo ancora più preoccupati rispetto al preventivo del prossimo anno. Per questo dichiariamo che per le lavoratrici, i lavoratori e i sindacati noi non finisce qui. Il 29 febbraio confermiamo la giornata di mobilitazione generale».
«Decisioni scellerate» - Arriva la presa di posizione del VPOD: «Per un salario di 70'000 - scrive il segretario Raoul Ghisletta - la perdita in una carriera di 30 anni dovuta al mancato adeguamento al costo della vita del 1,4% ammonta a 30'000 fr! La compensazione del carovita è stata rifiutata dal preventivo 2024 dalla maggioranza del Parlamento. Per un salario di 70'000 fr il taglio del 2% oltre 60'000 fr valeva 200 fr. Il taglio del 2% è stato stralciato dal preventivo 2024 dalla maggioranza del Parlamento. Ogni docente partente al 100% verrà sostituito al 80% in base a quanto deciso nel preventivo 2024 dalla maggioranza del Parlamento: quindi calo del 20% per ogni partente, che metterà in seria difficoltà la scuola. Evidentemente, lo stesso problema si pone anche per il resto del personale dei servizi del Cantone. I tagli ai contributi e alle riserve degli enti sociosanitari e socioeducativi, ma anche universitari, sono stati mantenuti dalla maggioranza del Parlamento nel preventivo 2024».
Il PLR - Il risultato dei lavori sul preventivo 2024 del Cantone «è insoddisfacente». A dirlo, in una nota, è il PLR: «Per senso di responsabilità e pragmatismo, i conti sono stati sostenuti dal PLR. Tuttavia, occorre immediatamente mettersi al lavoro per dare una prospettiva al Cantone, perché il preventivo 2025 si annuncia già ora una sfida particolarmente impegnativa. Per il PLR è fondamentale garantire la capacità d’investimento del Cantone e la sua progettualità senza aumentare le imposte a tutti e appesantire il debito delle prossime generazioni. In questa direzione va anche l’iniziativa per una revisione della spesa affidata a un ente esterno, approvata quest’oggi dal parlamento con il sostegno convinto del Gruppo PLR – a patto che porti il prima possibile a misure concrete, con la convinta collaborazione tra Governo, Parlamento e amministrazione».
«No ai tagli nella scuola» - La Gioventù comunista con un comunicato stampa fa sapere che «le decisioni del parlamento sono un insulto nei confronti della popolazione, che già si ritrova a dover tirare la cinghia. Ora più che mai la scuola pubblica ticinese è in pericolo davanti a questi assalti neoliberisti. Lo stesso discorso è applicabile a tutti gli ambiti in cui lo Stato offre i suoi servizi alla popolazione, come la sanità o gli aiuti finanziari alle famiglie in difficoltà. L’austerità che i partiti borghesi stanno portando avanti da anni sta distruggendo il servizio pubblico e peggiorando sensibilmente le condizioni di vita della popolazione ticinese».