Soldi sottratti al gruppo di sostegno dell'HCAP. Il dubbio di Federico Lorenzetti, ex presidente dell'Interclub: «Servono risposte».
QUINTO - «Alcune centinaia di migliaia di franchi erano uscite da quel conto. E nessuno se ne è accorto. Come è possibile?», se lo chiede Federico Lorenzetti, ex presidente dell'Interclub HCAP. Il tema è quello del membro del gruppo di sostegno dell'Ambrì-Piotta indagato per presunte malversazioni alle casse dell'ente che raccoglie soldi per il club leventinese e per il suo settore giovanile.
A cosa serviva quel denaro in transito? – Appropriazione indebita e amministrazione infedele sono i reati ipotizzati per ora dal procuratore pubblico Andrea Gianini. Il valmaggese nel corso degli anni avrebbe parzialmente restituito il denaro. E questo avvalorerebbe la tesi secondo cui quei fondi non li prelevava per uso proprio. Bensì per tappare eventuali falle nelle altre associazioni di cui faceva parte. Con l'intento poi di rimettere il denaro piano piano al suo posto.
Revisione a campione? – Lorenzetti fa una riflessione. Considerando anche che i soldi più volte passavano dal conto del gruppo di sostegno a quello personale dell'uomo. «Ma come veniva fatta la revisione dei conti del gruppo di sostegno? Se lo chiedono tutti. Di solito servono due persone per fare una revisione in ordine. Magari è stata fatta a campione, considerando cioè un campione casuale delle uscite. Ma non sarebbe tanto serio per un'associazione da cui trafficano così tanti soldi».
L'ipotesi – Si parla di fiducia tradita. Di un collaboratore in gamba protagonista di uno scivolone assolutamente fuori programma. «Puntare il dito solo contro la persona in questione però non serve – sostiene Lorenzetti –. Mi domando come possa accadere una cosa del genere all'insaputa del cassiere e del presidente del gruppo. Mi viene da ipotizzare che non ci sia un controllo su quello che entra e quello che esce. La trovo una mancanza grave. E ora servirebbero anche risposte».