Da giorni circola una lettera che incita i sacerdoti ad annunciare potenziali candidati al Nunzio apostolico. No comment della Curia.
LUGANO - C'è malumore nella Diocesi ticinese. Il quotidiano "La Regione" nell'edizione di oggi, venerdì, ha un po' scoperchiato il calderone. Evidenziando come diversi preti abbiano manifestato una certa sfiducia nella Curia. E come sia ora di indicare una nuova guida episcopale. Ergo: l'interimato di Monsignor Alain De Raemy, Vescovo ausiliare della Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, dovrebbe cessare. In favore di un'opzione più stabile.
Tre nomi – Che qualcuno voglia smuovere le acque lo testimonia anche la circolare anonima che sta girando da qualche tempo tra i sacerdoti ticinesi. Un testo in cui si chiede ai preti di fare tre nomi per la successione definitiva del dimissionario Valerio Lazzeri. I tre nomi andrebbero poi recapitati, tramite un apposito formulario allegato, al Nunzio apostolico a Berna, Monsignor Martin Krebs. Entro una data ben precisa: il 20 febbraio. Interessante come chi scrive evidenzi l'impossibilità dello status quo: Monsignor De Raemy, non essendo ticinese, in questo momento non può diventare Vescovo di Lugano.
La precisazione – «Questa comunicazione non segue i canali ufficiali della Curia – si legge nella lettera –. Siamo consci che forse i contenuti qui esposti non siano condivisibili totalmente. Ma il desiderio è di risolvere questa situazione provvisoria».
«Vergogna» – E infatti i "modi" non sono piaciuti molto ad alcuni dei circa 190 sacerdoti che hanno ricevuto la missiva. «Peccato sia una lettera anonima – fa notare un parroco a Tio/20Minuti –. Non si capisce chi la manda e questo lo ritengo scandaloso. Altro che “Sinodalità”, di cui tanto si parla. Sono sconcertato e trovo vergognosa questa trovata. Proprio per il suo carattere anonimo. Chi l’ha inviata non ha il coraggio di mettere fuori la faccia. Vergogna».
Il momento della trasparenza – Un altro sacerdote aggiunge: «Ma ve lo immaginate il Nunzio Martin Krebs che si vede recapitare decine di nomi per un sondaggio di cui non è minimamente a conoscenza? Questo sarebbe il momento di esporsi con la massima trasparenza».
No comment – La Curia di Lugano non si esprime. «Abbiamo anche noi ricevuto segnalazioni in merito a questo scritto anonimo – conferma il portavoce –. Proprio perché si tratta di uno scritto anonimo, riteniamo di non doverlo commentare ulteriormente».