Questo venerdì mattina (23 febbraio) un briefing sulla messa in sicurezza: allo studio vari interventi.
CALANCA - Rappresentanti dei Comuni della Calanca, dell'Ufficio foreste e pericoli naturali (UFP) e dell'Ufficio tecnico dei Grigioni (UT): tutti intorno a un tavolo questa mattina per una riunione dove si è parlato di come mettere in sicurezza una strada che nonostante gli interventi continua a dare problemi.
Il pericolo di caduta massi tra il bivio per Castaneda e la galleria Segheria Buseno - La strada della Calanca, in particolare il tratto tra il bivio per Castaneda e la galleria Segheria Buseno, è esposta al pericolo di caduta massi, scrive in una nota l'Ufficio tecnico dei Grigioni. «Negli scorsi 30 anni sono stati investiti già 25 milioni di franchi per la messa in sicurezza della strada della Calanca - aggiunge l'ufficio - ciononostante ancora oggi su alcuni tratti il rischio rimane elevato».
La questione portata in Gran Consiglio durante la sessione di febbraio - Il tema della strada cantonale è stato discusso anche durante la sessione di febbraio del Gran Consiglio con l'incarico della granconsigliera del Centro Rosanna Spagnolatti: «Il Gran Consiglio ha approvato all'unanimità a destinazione del Governo l'incarico che mira ad aumentare la sicurezza della strada. Oggi i rappresentanti dei comuni della Calanca, dell'UFP nonché dell'UT si sono confrontati intensamente su questo argomento» recita la nota.
A primavera la rimozione di una porzione di roccia instabile - Al termine della riunione è stato confermato che «diverse misure saranno attuate già a partire dalla primavera 2024. Non appena la situazione lo permetterà -preannunciano i funzionari dell'Ufficio tecnico - in collaborazione con l'UFP adotterà subito diverse misure immediate per aumentare la sicurezza e garantire la percorribilità della strada sul tratto tra la diramazione per Castaneda e la Segheria Buseno». Gli specialisti sono fiduciosi «di poter rimuovere una porzione di roccia instabile presso il raccordo per Buseno ad aprile» e puntualizzano che «l'inizio esatto di questi lavori dipenderà dalle condizioni climatiche: finché la roccia sarà instabile a seguito del processo di gelo-disgelo e di precipitazioni sotto forma di pioggia o neve, l'accesso ai punti critici è pericoloso e la sicurezza dei lavoratori non può essere garantita».
Le reti per proteggere il cantiere - Già in queste prime settimane dell'anno «sono previste la costruzione di un vallo di protezione presso il raccordo per Buseno nonché l'installazione di reti per proteggere questo cantiere». Inoltre, quale misura a medio termine, saranno rimosse, messe in sicurezza o monitorate diverse parti di roccia instabili della parete alta più di 300 metri sopra la strada della Calanca. «La pianificazione di questa ampia misura è iniziata nell'autunno del 2023. L'esecuzione dei lavori durerà almeno fino al 2025» precisano.
Anche un tunnel lungo 1 chilometro e quattrocento metri tra le ipotesi allo studio per la messa in sicurezza - «Come richiesto dall'incarico Spagnolatti, l'UT elaborerà diverse varianti per soluzioni con gallerie artificiali e naturali quali misure a lungo termine. Dalle prime evidenze - argomentano - è già scaturito che per raggiungere un effetto di protezione ottimale il tunnel dovrebbe essere lungo circa 1,4 chilometri. L'orizzonte di realizzazione per un'opera di protezione di questo tipo ammonta di norma a oltre 10 anni. Fino a quando queste opere potranno essere messe in esercizio sono necessarie però altre misure attuabili in modo più rapido volte a migliorare la sicurezza della circolazione».
Non sono escluse chiusure con poco preavviso - Fino all'attuazione dei primi lavori ad aprile 2024, «in casi eccezionali non è possibile escludere chiusure con poco preavviso della strada» fa sapere l'Ufficio tecnico, che comunicherà le chiusure «con il massimo anticipo possibile» coinvolgendo i Comuni nel processo decisionale.