La testimonianza di chi dal Ticino, dopo l'uscita dal mondo del lavoro, si è trasferito in Italia: «Restare sarebbe stato impossibile».
MENDRISIO - «Se fossi rimasta in Ticino avrei speso tutta la mia pensione in affitto e cassa malati. Per non parlare di macchina e assicurazioni». Non fa tanti giri di parole M., 63enne neopensionata che per motivi economici si è trasferita in Italia, nella zona di Verbania, dopo una vita intera nel nostro cantone.
«Mi sono fatta i miei calcoli», spiega l’ex venditrice. «La mia rendita AVS è di 1’700 franchi. In Svizzera sarebbe stato impossibile sopravvivere, avrei dovuto indebitarmi e chiedere aiuti allo Stato». Ma come ci è arrivata, M., a una rendita così esigua? «Sono andata in pensionamento anticipato, perché a livello di soldi la differenza era minima e ci ho guadagnato in salute. Inoltre negli ultimi anni l’azienda per cui lavoravo ha purtroppo iniziato a ridurre le percentuali, e sono passata da un'occupazione al 100% a una all’80%. A livello di entrate ho fin da subito sentito la differenza, e chiaramente questa riduzione ha inciso anche sulla mia pensione».
«Prima un 2.5, ora una casa con giardino» - Pochi mesi dopo il pensionamento la donna ha quindi scelto di trasferirsi dal Mendrisiotto all’Italia. «Va detto che il mio compagno viveva già in questa zona, il che rappresentava uno stimolo in più. Ma», precisa, «avrei in ogni caso dovuto prendere questa decisione». Oggi la 63enne vive serena: «Qui io e il mio compagno stiamo in una casa con giardino e l’affitto, che dividiamo, ci costa 1’000 euro al mese. In Ticino invece pagavo 1’200 franchi per un appartamento da due locali e mezzo».
Ciononostante, resta un po' di amarezza: «Mi sarebbe piaciuto rimanere in Ticino. Ho sempre amato la Svizzera, ho passato tutta la mia vita lì e mi dispiace aver dovuto fare questo passo». La 63enne si dice però consapevole che il problema va al di là del suo caso specifico: «So che ci sono tante persone nella mia situazione. Molti, già lavorando, faticano ad arrivare a fine mese, figuriamoci in pensione».
Questa domenica, intanto, le votazioni federali saranno tutte a tema pensione. Il popolo rossocrociato si esprimerà infatti sia sull’innalzamento dell’età di pensionamento a 66 anni, sia sull’introduzione di una 13esima AVS. «Voterò sì alla 13esima, perché potrebbe sicuramente aiutare la nostra categoria», conclude M.. «Beneficiare di una 13esima farebbe una grossa differenza per noi pensionati, come la fa per i lavoratori».