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CANTONENuova Legge delle scuole dell’obbligo, nulla da fare. «Avviare nuovo progetto»

04.03.24 - 15:50
Riscontrate diverse criticità, sia generali che specifiche.
Ti-Press
Fonte Admin
Nuova Legge delle scuole dell’obbligo, nulla da fare. «Avviare nuovo progetto»
Riscontrate diverse criticità, sia generali che specifiche.

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha deciso di ritirare il messaggio n. 8269 “Nuova Legge delle scuole dell’obbligo”. La decisione è stata presa alla luce degli esiti della consultazione avviata nel settembre del 2023.

Se da un lato è stato espresso un forte sostegno all’adozione di un’unica legge per la scuola dell’obbligo, dall’altro lato sono state evidenziate diverse criticità. Nel complesso l’adesione dei/delle consultati/e al nuovo testo di legge è stato ritenuto non sufficiente.

Nuovo processo di progettazione - «Considerati gli esiti della consultazione, e rilevati al tempo stesso l’interesse e la motivazione mostrati da molti/e partecipanti nel voler fornire un contributo attivo nella definizione del quadro legale che regolerà la scuola dell’obbligo durante il prossimo decennio e oltre, il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento dell’educazione e dello sport, ha deciso di ritirare il messaggio n. 8269 e avviare un nuovo processo di progettazione», si legge nel comunicato.  

Prossimi passi - Attraverso il coinvolgimento degli attori e delle attrici della scuola dell’obbligo, e tenuto conto delle richieste di miglioramento emerse in sede di consultazione, saranno effettuati i necessari adattamenti e verranno svolti ulteriori approfondimenti così da arrivare ad avere un progetto di legge rivisto che possa essere prima posto in consultazione e poi sottoposto al Parlamento.  

Gli adattamenti e gli approfondimenti – che potranno tradursi nella revisione parziale di leggi settoriali  – terranno conto dei progetti in corso che toccano la scuola dell’obbligo, come ad esempio il progetto Ripensare l’inclusione (che sarà implementato da settembre 2024), la sperimentazione sul superamento dei corsi A e B (che si concluderà nel 2025), la valutazione sulle modalità di gestione della pausa meridiana nella scuola dell’infanzia (che sarà presentata alla fine dell’anno scolastico in corso) o ancora gli sviluppi di Ticino 2020.     

«Il Consiglio di Stato ritiene infatti indispensabile dotare la scuola dell’obbligo di una legge che offra una visione chiara e rivolta al futuro, fondata su un ampio consenso e che tenga conto dei bisogni di tutti/e gli/le attori/trici scolastici/che (allievi/e, docenti, dirigenti, famiglie, autorità di nomina…)», si specifica.  

Il rapporto e la documentazione sulla procedura di consultazione sono pubblicati sulla pagina: www.ti.ch/consultazioni-cantonali.

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