Dopo il no alla Circonvallazione Agno-Bioggio, rispunta tra le proposte la Variante Z: una galleria di 3.8 km. Costo 440 milioni
BIOGGIO/AGNO - Quale soluzione per liberare dal traffico il Malcantone dopo la rinuncia da parte del Dipartimento del Territorio a realizzare la Circonvallazione Agno-Bioggio nel tratto sotterraneo fra il Vallone e l’aeroporto a causa dei costi eccessivi? Il Consigliere Claudio Zali è alla ricerca di soluzioni alternative, e una di questa potrebbe essere rappresentata dalla Variante Z presentata nel 2016 dall’Associazione Circonvallazione Agno-Bioggio al Consigliere Claudio Zali e che prevedeva la realizzazione di una galleria di 3.8 chilometri (vedi box sotto) e ripensare un polmone verde dalla piana che si estende da Bioggio fino al lago. Costo dell’intera operazione: 440 milioni di franchi come da Studio realizzato dalla Edy Toscano SA, che aveva appena terminato la Circonvallazione di Roveredo.
“L’avevamo chiamata Variante Z poiché si sperava fosse finalmente l’ultima soluzione da adottare, come l’ultima lettera dell’alfabeto e corrispondeva all’iniziale di Zali, sperando fosse proprio lui a finalmente portare a buon fine il progetto e risolvere il problema” ci dice l’avvocato Emanuele Verda al tempo promotore e coordinatore, con Gianfranco Rusca, dell’associazione Circonvallazione Agno-Bioggio.
Cosa disse il Consigliere Claudio Zali quando presentaste il progetto?
“Il Consigliere era già favorevole al progetto di Galleria che si votò nel 2013 e guardava con interesse anche a questa soluzione. Disse che avrebbe preso in considerazione il progetto solo se fosse arrivato il consenso unanime da parte dei Comuni interessati di Bioggio, Agno e Muzzano. Decidemmo a quel punto di fare una presentazione ai tre Comuni negli uffici della Edy Toscano SA, alla presenza del Consigliere Claudio Zali e dei suoi collaboratori”.
E come andò?
“Dopo 2 ore di presentazione tecnica e discussione, si rimase d’accordo che se i tre Comuni avessero inviato al Consigliere una lettera congiunta di consenso all’opzione Variante Z, il Direttore del Dipartimento del territorio avrebbe avviato una procedura di consultazione. Quella lettera però non è mai arrivata”.
E secondo lei perché?
“Andrebbe chiesto a loro; posso supporre che pensassero che ormai il tracciato sotterraneo a lago fosse già definito e andava bene così. Prendere in considerazione una nuova Variante, quand’anche migliore, avrebbe allungato i tempi di realizzazione. In realtà poi abbiamo visto come è andata a finire”.
È andata che il progetto è stato bloccato perché i costi sono lievitati a dismisura. Da 240 milioni è passato a oltre 500 milioni.
“Consideri che già all’epoca, nel 2016, come Comitato avevamo fatto notare che quella cifra non era attendibile. Chi conosce il territorio ad Agno sa che lì la costruzione è caratterizzata dalla presenza di importanti falde acquifere e che realizzare una galleria sostanzialmente sott'acqua avrebbe comportato misure dai costi enormi”.
Ritiene che la realizzazione di una galleria sia la giusta soluzione per la circonvallazione di Agno-Bioggio?
“Tutte le soluzioni finora considerate ripetono gli stessi errori già commessi, hanno il difetto di tagliare in due la piana del Vedeggio e sfregiare la Riva Lago del Golfo. La Galleria ad Ovest permetterebbe una riqualifica territoriale urbana e la salvaguardia del valore paesaggistico dei comuni e del Golfo di Agno. Qui dovremmo imparare dalla Svizzera interna (Achsenstrasse, Walensee, Flims, Roveredo ed altri): non si sognerebbero di deturpare una pregiata zona lacustre con delle circonvallazioni, men che meno a cielo aperto".
Di recente Berna ha deciso di finanziare la galleria Acapulco-Brissago con 38 milioni pur non essendo stata inserita nel programma d’agglomerato. È stata la Commissione dei trasporti ad inserirlo specificando che è stata un’eccezione rispetto alla prassi abituale. Questa decisione cosa potrebbe comportare?
“Dovrebbe essere d’ispirazione per come arrivare a finanziare parte dell’opera. Quella di rivalutare una galleria, liberandola dai vari vincoli sovra-pianificatori e iniziare una discussione a Berna - dove vorremmo poter contare sui buoni uffici di un Consigliere federale malcantonese - per capire come riuscire ad ottenere il finanziamento. Parlando di Locarnese, il successo della circonvallazione tra Tenero e Locarno in galleria è ulteriore esempio. Medesime problematiche, medesima soluzione : transito veloce in galleria, traffico locale e turistico nei comuni ed a bordo lago. Dopo 10 anni dalla costruzione della Mappo-Morettina, il bilancio era già in positivo avendo la galleria assorbito il 60% del traffico di transito ed all’interno degli agglomerati il volume del traffico è diminuito mediamente del 35%, con punte del 60/70% su singole arterie, con carichi di emissioni nocive drasticamente diminuiti.
Berna però ha appoggiato il progetto del Tram-treno finanziandolo anche con parecchi soldi, non crede che la realizzazione di una galleria possa andare in contrasto o penalizzare il tram-treno, dato che incentiverebbe l’uso dell’auto?
“Non credo, sono due opere complementari e compatibili. La rete tram-treno, che è certamente benvenuta - non eliminerà il traffico nel Malcantone. Potrà forse nei decenni contribuire a diminuirne l’aumento, non certo ad eliminare quello che conosciamo”.
Ritornerete alla carica con il vostro progetto?
“Ne state scrivendo. Il Dipartimento del territorio sta mettendo sul tavolo altre varianti, il nostro timore è che si possa prendere lo stesso tracciato “subacqueo” ed anziché interrarlo, realizzarlo a cielo aperto con ripari fonici, sfregiando il territorio.
CIRCONVALLAZIONE OVEST
Questa soluzione prevede una galleria bidirezionale di 3.8 km che si stacca dall'attuale strada cantonale a sud di Agno, poco a sud della zona del Vallone, rimane nella montagna all'interno del versante a Ovest degli abitati di Agno e Bioggio, ed esce al limite Nord dell'abitato di Bioggio in località Cuccarello, in corrispondenza della rotonda tra la strada cantonale e Via Lugano, smistando il traffico sulla strada Cantonale verso lo svincolo autostradale di Lugano Nord e verso la Crespera mediante rampe in uscita in sotterraneo.
Si tratta di una soluzione compatibile con i progetti paralleli e futuri, 6 anni per la realizzazione. Valutazioni preliminari sul traffico indicano un effetto positivo. Inoltre si libera la piana del Vedeggio da nuove infrastrutture stradali permettendo una riqualifica ambientale ed urbanistica dell’area.