Nel Luganese per una casa unifamiliare si spendono 7'380 franchi al metro quadro, nel Bellinzonese ce ne vogliono invece 5'050
LUGANO - Per comprare casa in Ticino ci vogliono sempre più soldi (nell'ultimo anno si è registrato un lieve aumento dello 0,54%) e seppur da parte dei clienti vi sia anche una certa buona propensione a spendere, il problema è che l’offerta nel mercato immobiliare svizzero continua a ridursi, a causa dell’aumento dei costi di costruzione e di finanziamento. A tenere comunque sù il mercato ci pensa in questo momento la clientela danese.
Il quadro della situazione del mercato delle case in Ticino è stato fornito questa mattina (6 marzo) da Brülhart & Partners SA nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Lugano: l'occasione è stata la presentazione del ProperTI Market Study 2024 che racconta attraverso analisi e tendenze lo stato del mercato immobiliare ticinese. Dove avere casa di proprietà richiede un certo non trascurabile sforzo economico.
Comprare casa in Ticino: 6'610 franchi al metro quadro per una casa unifamiliare - Entrando nello specifico, i dati ci dicono che «il prezzo mediano per una casa unifamiliare nuova si attesta a 6'610 franchi al metro quadro» indica il rapporto, che ha preso in esame una novantina di Comuni e quartieri (88 per l'esattezza).
Le aree più care e quelle più economiche: Luganese il più salato, Bellinzonese quello più economico - I prezzi variano però da un'area all'altra della regione: ad esempio nel Luganese troviamo i prezzi più alti, mentre Mendrisiotto e Bellinzonese offrono prezzi un pò più bassi. Nel Luganese per una casa si spendono 7'380 franchi al metro quadro, nel Mendrisiotto 5'300 franchi.
«È importante sottolineare come il mercato immobiliare non sia omogeneo sul territorio cantonale, ma esistono importanti differenze sia tra le regioni ticinesi che tra i vari comuni e quartieri» precisa Alessia Brülhart, responsabile dell’area vendite di Brülhart & Partners. Nel Luganese, infatti, il prezzo mediano per una casa unifamiliare nuova è pari a 7'380 franchi al metro quadro (con un aumento annuo dello 0.84%), mentre nel Locarnese e Vallemaggia è pari a 7'090 franchi al metro quadro (con una variazione annuale pari a +0.81%). Nel Mendrisiotto, invece, si attesta a 5'300 franchi al metro quadro (con una diminuzione annua pari a 0.54%), e nel Bellinzonese e Tre Valli è pari a 5'050 franchi al metro quadro (con un aumento annuo dello 0.35%)».
L’inflazione e le tensioni internazionali che indeboliscono l'economia dei partner commerciali delle aziende elvetiche - «L’attuale contesto economico, che funge da sfondo del mercato immobiliare svizzero e ticinese - spiega Daniele Mantegazzi, responsabile dell’area Economic Research presso Brülhart & Partners - è caratterizzato da una crescita prevista del PIL reale inferiore alla media degli ultimi 10 anni, per il 2024, e in accelerazione nel 2025. Le attuali tensioni internazionali continuano a indebolire l’economia globale e quella dei principali partner commerciali delle aziende elvetiche. Elevati tassi di inflazione in molti paesi del mondo e il rafforzamento del franco svizzero - argomenta - pongono delle sfide importanti per le esportazioni svizzere, con un settore manifatturiero messo alla prova. Allo stesso tempo, la domanda interna e il mercato del lavoro offrono un sostegno vitale all'attività economica elvetica».
Clientela che va, clientela che viene: dopo la fuga dei russi, ecco la calata dei danesi - In Ticino fino al 2015-2016 dominava la clientela russa disposta a pagare anche di più del prezzo cui l'immobile veniva messo in vendita. Lo rivela Pascal Brülhart, direttore e fondatore di Brülhart&Partner. «Se una villa costava 5milioni, i clienti russi erano disposti a pagarla anche 2milioni in più, per poi rivenderla a 8 milioni di franchi. Poi se ne sono andati per ragioni fiscali: oggi il loro centro di interesse si è spostato in Italia e più precisamente in Liguria, per i migliori pacchetti fiscali che l'Italia offre loro». Via i russi, oggi la migliore clientela straniera è rappresentata da «danesi e norvegesi ma anche tedeschi, di cui si intravede il ritorno».
Si attende l'abbassamento del tasso da parte della Banca Nazionale Svizzera (BNS) - L’atteso abbassamento del tasso guida da parte della Banca Nazionale Svizzera (BNS), previsto già durante il 2024, «dovrebbe portare a un aumento della domanda - spiegano da Brülhart&Partners - l’effettivo impatto sul mercato immobiliare dipende dalle tempistiche e dall’entità dell’intervento della BNS. Se a livello nazionale si prevede che tutto ciò porti a un aumento dei prezzi di vendita e dei canoni di locazione, in Ticino gli effetti dovrebbero essere moderati, anche grazie a un tasso di sfitto ben superiore al livello ottimale».