Il processo si terrà il 27 agosto al Tribunale penale di Coira. Il proprietario: «La speranza è che venga fatta giustizia».
ROVEREDO - «Giustizia per Rex e per tutti gli animali che subiscono violenza». È con questo sentimento che Joel Nolli, il proprietario del piccolo pincher nano ucciso a sassate nel marzo del 2021 a Roveredo (GR), si presenterà al processo di appello previsto per il prossimo 27 agosto davanti al Tribunale penale di Coira. Il 55enne portoghese, ritenuto colpevole di aver provocato la morte del cagnolino e per questo condannato - il 21 aprile del 2023 - a una pena pecuniaria sospesa dal Tribunale regionale di Moesa, ha infatti deciso di impugnare quella decisione e di ricorrere all'organo di giudizio superiore.
Il processo - Il processo - come a suo tempo ammesso anche dal giudice Mirco Rosa - era stato «indiziario» e nemmeno la deposizione del testimone chiave - che presentava alcune incongruenze - aveva permesso di «chiarire perfettamente la vicenda». Il giudice, però, aveva ritenuto «l'unica alternativa logica» quella che a ferire gravemente Rex fossero stati i sassi scagliati dall'imputato che è stato condannato per maltrattamento di animali e danneggiamento, a una pena pecuniaria di 5'600 franchi sospesa condizionalmente per due anni e a pagare una multa di 1'000 franchi. Contro questa sentenza l'avvocato del 55enne, che durante il dibattimento si era battuto per l'assoluzione del suo cliente, ha deciso di fare ricorso al Tribuanle penale di Coira.
La vicenda - La triste vicenda, ricordiamo, era iniziata con la fuga di Rex dal giardino di casa. Il cagnolino, dopo aver fatto un buco nel terreno, si era infatti fatto una passeggiata per Roveredo. L'ultima. Dopo essere entrato in una proprietà privata, infatti, il Pinscher viene aggredito a sassate e a calci dal proprietario. L'aggressione (immotivata) riduce in fin di vita il piccolo cagnolino che viene trasportato d'urgenza al TiVet Moesa di Grono. I veterinari, però, non poterono far nulla. Le ferite di Rex erano infatti troppo gravi - il suo cranio era infatti sfondato in più punti - e qualche giorno dopo venne constatato il suo decesso.